Bunker e rifugi in Italia, da Milano a Napoli: quali sono e dove si trovano? La guerra tra Russia e Ucraina ha acceso la curiosità degli italiani sull’esistenza di luoghi in cui potenzialmente rifugiarsi. Molti sono stati costruiti durante la Seconda Guerra mondiale. Da Villa Torlonia a Roma a rifugio 87 a Milano: ecco i più conosciuti.
Quali sono e dove si trovano i bunker e rifugi in Italia
La guerra tra Russia e Ucraina e l’ipotesi, al momento improbabile, che il conflitto si allarghi ad altri Stati ha fatto aumentare la paura che anche l’Italia possa essere coinvolta nello scontro. Parallelamente si è accesa la curiosità degli italiani sull’esistenza di bunker in cui rifugiarsi, anche per il timore che la guerra possa sfociare in attacchi nucleari (in foto, un rifugio nei pressi di Leopoli, Ucraina).
Molti bunker e rifugi in tutta Italia sono stati costruiti per offrire riparo durante la Seconda Guerra mondiale. Tra i più conosciuti ci sono quelli di Villa Torlonia (in foto), oggi parco pubblico ma un tempo residenza romana di Benito Mussolini.
I lavori per la loro costruzione iniziarono nel 1942, con l’obiettivo di permettere a Mussolini e alla sua famiglia di sfuggire ai bombardamenti degli Alleati. Struttura cilindrica, si trovano a sei metri sottoterra e sono protetti da 4 metri di cemento armato. Non furono mai utilizzati da Mussolini, che venne arrestato il 25 aprile 1943. Oggi sono aperti al pubblico per visite guidate.
Sempre a Roma, un altro rifugio storico è quello fatto costruire dal re Vittorio Emanuele III tra il 1940 e il 1942 nei terreni di Villa Ada. Chiuso per oltre 70 anni, anche questo oggi è aperto al pubblico.
Destinato esclusivamente alla famiglia reale, il bunker era progettato per accogliere anche le automobili del re, dal momento che – pur trovandosi in linea d’aria a soli 350 m dalla residenza reale di Villa Savoia – spostarsi a piedi avrebbe rappresentato un pericolo.
Tra i bunker più conosciuti di Milano c’è invece rifugio 87 (in foto), costruito in via Bodio, sotto la scuola elementare Giacomo Leopardi. Altri rifugi si trovano in via Gioia, vicino alla Stazione Centrale, e in via Cesare Battisti.
Quaranta metri in lunghezza, 4.5 in larghezza e 3.30 in altezza si trovano sotto piazza Risorgimento a Torino. Ultimati nel 1943, furono abbandonati con la fine della Guerra e riaperti al pubblico nel 1995. Potevano ospitare fino a 1.150 persone.
A Napoli oggi è visitabile il tunnel fatto costruire nel 1853 da Ferdinando II di Borbone. Fu utilizzato durante la Seconda Guerra mondiale come rifugio per i napoletani che cercavano riparo dai bombardamenti.