Cronaca

Haiti, ucciso nella notte il presidente Jovenel Moise

Haiti, il presidente Jovenel Moise ucciso da un commando nella notte: il 53enne era in carica da diversi anni

È morto nella notte Jovenel Moise, presidente di Haiti ucciso da alcune persone non ancora identificate che si sarebbero introdotte nella sua residenza privata di Port-au-Prince. A darne notizia è stato il primo ministro ad interim di Haiti Claude Joseph, con un comunicato diffuso questa mattina. Stando alle prime informazioni, il capo di Stato è stato ucciso a colpi di pistola attorno all’una del mattino, da persone che parlavano spagnolo. Secondo quanto dichiarato dal primo ministro, la first lady Martine sarebbe stata ferita.

Haiti, ucciso il presidente Jovenel Moise

“Hati è sotto il controllo delle forze di polizia e di sicurezza” ha spiegato il primo ministro Joseph, invitando la popolazione alla calma. “Verranno prese tutte le misure necessarie per il garantire la continuità della Stato e per proteggere la nazione. Condanniamo questo atto d’odio, inumano e barbaro” Moise, 53 anni, era il 42esimo presidente di Haiti, eletto a novembre 2016 e in carica dal febbraio 2017.


 


Il commando che ha ucciso Moise era formato da “elementi stranieri”, ha riferito il primo ministro uscente Claude Joseph, aggiungendo che da questo momento ha assunto lui stesso le redini del Paese. Il premier ha invitato alla calma la popolazione e assicurato che la polizia e l’esercito manterranno l’ordine. L’assassinio è stato compiuto nel vortice di un aggravamento della destabilizzazione politica ed economica e di un aumento delle violenze delle gang.

Chi era Jovenel Moise e perché è stato ucciso

Jovenel Moïse è stato un politico haitiano, presidente di Haiti dal 7 febbraio 2017 al giorno della sua morte, a seguito della vittoria delle elezioni presidenziali del 2016. Moise, 53 anni, fu eletto per la prima volta presidente del Paese caraibico alle elezioni del 2015, poi annullate per brogli, e nuovamente un anno dopo. Il suo governo effettivo è dunque iniziato il 7 febbraio 2017. Da allora è stato protagonista di una tesissima scena politica, venendo accusato tra le altre cose di aver represso gli oppositori e di voler restare in carica oltre il suo mandato.

Nel 2019 si verificarono violente proteste e scontri in cui morirono decine di persone. Moise fu anche coinvolto in uno scandalo per corruzione, accusato insieme ad altri ministri e funzionari di aver gestito fondi in modo illecito per un giro d’affari di due miliardi di dollari.

Dato il reiterato rifiuto do Moise di abbandonare il potere, ritenendo unilateralmente prorogato il suo mandato al 2022, l’opposizione haitiana ha risposto negli scorsi mesi nominando il giudice Joseph Mécène Jean Louis come “presidente provvisorio della transizione”. A febbraio le forze di sicurezza sventarono un tentativo di colpo di Stato e arrestarono 23 persone, fra cui un giudice della Corte di Cassazione e un responsabile della polizia nazionale

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