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“In zona rosso scuro 3 Regioni italiane”, l’Ue corregge la mappa: Emilia e Veneto “solo” rosse

L'Europa corregge la mappa: Emilia e Veneto "solo" rosse

Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, e in più la provincia autonoma di Bolzano: sono le regioni italiane in zona rosso scuro nella mappa dei contagi da Covid pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Anzi no. Veneto ed Emilia Romagna non sono più rosso scuro ma solo rosse.

Oggi era trapelata la notizia che ben 3 Regioni italiane erano a rischio di essere inserite nella nuova “zona rosso scuro”. Poi è arrivata la correzione da parte dell’Europa. Vediamo insieme quali sono le differenze e le restrizioni previste per le zone rosso scuro.

Quali sono le Regioni italiane in zona rosso scuro? La mappa e le restrizioni

Secondo la raccomandazione, che ha come obiettivo quello di contrastare la diffusione delle nuovi varianti del Coronavirus, per chi proviene da una regione rosso scuro, gli Stati membri dovrebbero richiedere di effettuare un test prima dell’arrivo e trascorrere un periodo di quarantena.


 

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Zona rosso scuro: le restrizioni

Ma quali sono le restrizioni per chi finisce in zona rosso scuro? Secondo le linee guida dell’Unione Europea, c’è
l’obbligo dei residenti di eseguire un test (tampone molecolare o antigenico) per viaggiare verso altri Paesi Ue.

Non solo: la proposta presentata alla Commissione prevede anche l’obbligo di quarantena all’arrivo. La Ue raccomanda di adottare le stesse misure anche per gli spostamenti interni, da una regione rosso scuro ad una in una fascia di rischio inferiore e in ogni caso raccomanda di evitare qualunque viaggio «non essenziale» «finché la situazione epidemiologica non sia migliorata considerevolmente». Le regole valgono anche per coloro che arrivano dai Paesi terzi rispetto all’Unione.

Perché la zona rosso scuro?

Ma perché è nata la proposta della zona rosso scuro? È la domanda che in molti si stanno ponendo nelle ultime ore. L’idea nasce dalla preoccupazione delle nuove varianti del virus e tende ad evitare che i Paesi decidano unilateralmente la chiusura dei propri confini.

Come si diventa rosso scuro?

“La nuova categoria” di rischio “si applica alle aree in cui il tasso di notifica delle infezioni di 14 giorni è di 500 o più” su 100 mila abitanti, ha spiegato il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, presentando la proposta della Commissione Ue sui viaggi dentro e fuori ai confini Ue.


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