Incendi in Italia, la penisola in fiamme con il 170% di roghi in piĆ¹ nel 2022: il report di Coldiretti
I roghi sono triplicati. Colpa del caldo estremo e dalla siccitĆ , ma la mano dell'uomo resta una delle cause principali
Gli incendi in Italia nel 2022 sono aumentati molto rispetto agli anni precedenti. Ć questo in breve la conclusione del rapporto redatto da Coldiretti. L’Italia brucia con 5 grandi incendi ogni giorno dall’inizio dell’estate con migliaia di ettari di boschi e campi in fumo da nord a sud della penisola e danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Ć quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Effis in riferimento al violento rogo che divampa nei boschi di Arnasco e Villanova d’Albenga in Liguria.
Incendi in Italia, aumento con l’arrivo dell’estate
Da quando ĆØĀ partita l’estate, osserva Coldiretti,Ā gli incendi sono piĆ¹ che triplicatiĀ colpendo dalla Maremma toscana al Carso friulano, dal Lazio alla Puglia, dalla Basilicata alla Sicilia fino all’Emilia Romagna, favoriti dalla mano criminale dell’uomo e dalle alte temperature oltre i 40 gradi, dalla siccitĆ Ā in un anno con precipitazioni praticamente dimezzate nonostante le ultime ondate di maltempo al Nord: “Ci vorranno almeno 15 anni – spiega l’associazione in una nota – per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate”.
Preoccupanti i dati sui piromani
Se certamente il divampare delle fiamme ĆØĀ favorito dal clima anomalo con il 2022 che si classifica fino ad ora in Italia come l’anno piĆ¹Ā caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di +0,98 gradi rispetto alla media storica ma segnato da una piĆ¹Ā elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo, “a preoccupare – sottolinea la Coldiretti – ĆØĀ la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato dalla mano dell’uomo”.
In difesa dei boschi italiani
Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco delle fiamme nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possano piĆ¹ svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente.
“Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni economiche e sociali affinchĆ© si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali”.