Cronaca

Infettato da larve di tenia, bimbo di 11 anni salvato al Regina Margherita di Torino: una cisti di 8 centimetri gli comprimeva il polmone

Infestazione larve tenia bimbo salvato Torino
Immagine di repertorio
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Un bimbo di 11 anni della provincia di Cuneo è stato salvato grazie a un intervento ad altissimo rischio eseguito all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino dopo la scoperta di una rara patologia infettiva dovuta all’infestazione di larve di tenia che lo avevano colpito. Il piccolo aveva sviluppato una cisti di grandi dimensioni che gli comprimeva il polmone sinistro. A condurre la delicata operazione, durata oltre dieci ore, una equipe medica specializzata.

Infestazione di larve di tenia: bimbo di 11 anni salvato a Torino

Il bambino era stato portato all’ospedale di Cuneo in seguito a una crisi respiratoria, ma successivamente è stato trasferito al Regina Margherita di Torino quando si è concretizzato il sospetto di un’infezione da echinococco che comprometteva la respirazione del piccolo.

È emerso poi che il bambino era affetto da una rara patologia infettiva, l‘echinococcosi o idatidosi, un’infezione dovuta alle larve della tenia Echinococcus granulosus, una tenia di 2-7 millimetri ospitata dai cani, dalle pecore, dalle capre e dai maiali. Una infezione che probabilmente il bimbo ha contratto in ambiente rurale.

La malattia, comporta, tra gli altri sintomi sintomi anche cisti polmonari, proprio come accaduto al piccolo. Per questo si è reso necessario sottoporlo ad un intervento. A condurre la delicata operazione ad alto rischio una equipe medica specializzata.

L’intervento

Questo difficile e delicato intervento, fondamentale per restituire il bimbo ad una vita normale, è stato eseguito da un’équipe composta dal dottor Luca Lonati dell’équipe della Chirurgia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita (diretta dal dottor Fabrizio Gennari) e dal dottor Paraskevas Lyberis dell’équipe della Chirurgia toracica universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Enrico Ruffini).

Come riportato da TorinoToday, l’intervento chirurgico, durato più di dieci ore, era particolarmente delicato per la posizione della cisti da echinocco che raggiungeva la dimensione di 8 centimetri e che si localizzava tra il lobo superiore ed il lobo inferiore del polmone sinistro del bambino, rischiando che si dovesse arrivare all’asportazione dell’intero polmone per essere rimossa.

Durante l’intervento il team di chirurghi è riuscito ad isolare tutti i vasi polmonari e a separare delicatamente la cisti dal tessuto polmonare e dai linfonodi del mediastino, riuscendo nell’asportazione della cisti senza romperla, evento che avrebbe potuto causare anche la morte del bambino per complicanze infettive o di shock anafilattico.

Il bimbo ora è in ottime condizioni generali ed è già rientrato a casa dopo pochissimi giorni di ricovero per riprendere la sua vita di tutti i giorni insieme a mamma, papà e fratellino.

Torino