Cronaca

Influenza, le farmacie senza vaccini: “Servono 1,5 milioni di dosi”

Influenza, le farmacie senza vaccini: “Servono 1,5 milioni di dosi”.  Quest’anno, per il piano di vaccinazione antinfluenzale, saranno 18 milioni le dosi del vaccino che andranno al Servizio sanitario nazionale: 6 milioni in più rispetto all’anno precedente.

Influenza, le farmacie senza vaccini

Il picco ha portato le aziende farmaceutiche a dare priorità alla domanda pubblica, aprendo a una difficoltà nell’approvvigionamento delle farmacie, che stimano in 1,5 milioni le dosi necessarie per coprire la domanda. Nel 2019 furono 900 mila quelle vendute in farmacia a chi volontariamente, pur non rientrando nelle categorie a rischio, voleva vaccinarsi.

Secondo Andrea Mandelli, presidente di Fofi, la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, per la campagna vaccinale di quest’anno, implementata per evitare che le influenze stagionali possano generare ‘confusione’ con il contagio da Covid-19, sarebbe necessario un raddoppiamento del numero di vaccini in farmacia. È lui a stimare la necessità di almeno 1,5 milioni di dosi vaccinali.

Insieme a Federfarma e Assofarm, oggi Fofi ha incontrato l’ufficio di gabinetto del ministro della Salute Roberto Speranza proprio per discutere sul tema. La Federazione degli ordini già dalla metà di luglio aveva cominciato a percepire, delle case farmaceutiche, la grave difficoltà nel dare un vaccino antinfluenzale in un anno così particolare – dice Mandelli – Il tema da affrontare con grande pragmatismo è capire come il ministero possa rifornire le farmacie per permettere di vaccinarsi a chi vuol farlo volontariamente.

Sull’approvvigionamento alle farmacie, comunque, la risposta da parte del ministero dovrebbe arrivare, precisano le tre organizzazioni, in tempi brevi, condividendo la soluzione con le Organizzazioni di farmacisti in un incontro che si terrà la prossima settimana. Mandelli propone inoltre di riammodernare quanto previsto dal regio decreto del 1934 che impedisce il cumulo di professione per fare in modo che il vaccino antinfluenzale possa essere inoculato direttamente in farmacia.

La circolare del ministero della Salute sulla prevenzione e il controllo dell’influenza, emessa a giugno di quest’anno, raccomanda la vaccinazione, gratuita, ad alcune particolari categorie di persone. Tra queste, chi ha più di 60 anni, le donne in gravidanza, chi soffre di malattie croniche dell’apparato respiratorio (tra cui asma grave e Bpco), dell’apparato cardio-circolatorio (comprese le cardiopatie congenite e acquisite), di diabete mellito e altre malattie metaboliche, chi ha una insufficienza renale o surrenale cronica, i pazienti oncologici, chi ha malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, chi ha epatopatie croniche, chi è ricoverato in strutture per lungodegenti. Tra le categorie professionali ci sono i medici, le forze di polizia, i vigili del fuoco, gli allevatori, i veterinari. Tra i volontari, invece, i donatori di sangue.


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