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Irama, Colpiscimi: testo e significato del nuovo singolo

Il testo e il significato del nuovo brano di Irama

L’album Il giorno in cui ho smesso di pensare è fuori dal 25 febbraio 2022 e arriva dopo il successo riscosso al Festival di Sanremo, Colpiscimi è l’ottava traccia del disco e vede Irama collaborare con Lazza, scopriamo testo e significato.

Irama, Colpiscimi: testo e significato

Mi ricordo bene di te la prima volta
Su un banco di marmo mi taglio per la birra rotta, tu l’hai raccolta
Nonostante fosse mia e non fosse tua la colpa
Come hai sempre fatto con me
E se da una parte leggevo Nietzsche
Dalla altra c’avevo amici “che si fotta ciò che dici” e riempivano le narici
E non ho mai fatto sacrifici per fare sacrifici
Ci ho messo il sangue la pelle e ci ho perso amici
Fanculo al tuo rapper che puzza ancora di adolescenza
Che parla delle puttane ma non ne ha mai vista mezza
Di quanto scopa così nasconde la sua impotenza
Io le donne che ho toccato le ho ancora sulla coscienza
Ho fatto soldi e molti, ne spendo troppi per l’apparenza

Mica per le lobby è solo che ho l’hobby della ricchezza
Ho già toccato il fondo e non lo confondo con la tristezza
Mentre aspetto il giorno che questa fama mi dia alla testa

Spacco il parabrezza così la pioggia mi entra nell’auto
Non puoi fare Vasco se c’hai la faccia da Pippo Baudo

E quella birra rotta questa volta non l’hai raccolta

Non è mia la colpa, questa volta non te ne importa, no

Per tutto quello che ti ho dato
E non avevo niente in mano
Spiegami dove ho sbagliato
Perché ancora non mi è chiaro
Ma ora dirtelo mi spezza il fiato
Forse non sono mai stato in grado
E ripenso a quei pugni che ho dato per te
Perché in fondo ti odiavo quanto odiavo me

La prima volta ricordo era un fine settimana
Stavo sui tredici lo zaino pieno di Montana
Avevo i milioni in testa ma non in tasca e ci soffrivo come chi si innamora di una puttana
Ricordo quell’istituto in cui contavo soltanto le ore
Coi ragazzini fra bocciato tre anni di fila
Dentro lo specchio frate c’è il mio avversario peggiore
Potrei spaccarlo tanto avrei sette anni di figa
Avevo il volto distrutto, su quella 91 in cuffia foto di gruppo
Pensavo me ne fotto di tutto, lei vuole che la scopo di brutto
Con te ci viene a scopo di lucro
Colpiscimi più forte, tanto chi è morto dentro non può sentire le botte
A pezzi come Rotten
Meglio che è senza nome a te che ti prostituisci e se ti presto attenzione poi me la restituisci

Per tutto quello che ti ho dato
E non avevo niente in mano
Spiegami dove ho sbagliato
Perché ancora non mi è chiaro
Ma ora dirtelo mi spezza il fiato
Forse non sono mai stato in grado
E ripenso a quei pugni che ho dato per te
Perché in fondo ti odiavo quanto odiavo me

Per tutto quello che ti ho dato
Non avevo niente in mano
Spiegami dove ho sbagliato
Perché ancora non mi è chiaro
E ora dirtelo mi spezza il fiato
Forse non sono mai stato in grado
E ripenso a quei pugni che ho dato per te
E forse ti ho odiato quanto odiavo me

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