Cronaca

Iran, amputate le dita a due fratelli accusati di furto

Foto di repertorio

In Iran, due fratelli, Mehrdad di 34 anni e Shahab di 39, sono stati condannati all’amputazione delle dita come punizione per furto. L’amputazione è avvenuta nella prigione centrale di Orumiyeh, nel nord-ovest del Paese, dove, alla presenza di funzionari della magistratura, una ghigliottina ha reciso le prime quattro dita della loro mano destra. Arrestati nel 2018 nella provincia di Teheran per rapina, i due uomini avevano già precedenti penali.

Iran, due fratelli condannati per furto: gli verranno amputate delle dite

Organizzazioni per i diritti umani denunciano l’aumento di queste pene in Iran e riferiscono che altri cinque prigionieri potrebbero subire a breve la stessa condanna. Le mutilazioni corporali come punizione hanno attirato l’attenzione di diversi enti internazionali, tra cui le Nazioni Unite, che chiedono a Teheran di interrompere questa pratica. La diffusione di condanne di questo tipo ha sollevato critiche a livello internazionale, con richieste di rispetto dei diritti umani e di una riforma del sistema penale iraniano.