Cronaca

Iran: impiccato il giornalista Ruhollah Zam condannato a morte

Il giornalista aveva vissuto in esilio in Francia e aveva partecipato a manifestazioni contro il potere iraniano

L’Iran ha eseguito l’impiccagione dell’ex capo dell’opposizione e giornalista Ruhollah Zam. Condannato a morte e impiccato, il giornalista aveva vissuto in esilio in Francia e aveva partecipato a manifestazioni contro il potere iraniano. L’annuncio da parte della televisione di Stato il 12 dicembre.

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Iran: impiccato Ruhollah Zam condannato a morte

Secondo la Amnesty International, Zam era stato arrestato nel 2019 dai Guardiani della rivoluzione iraniana, in circostanze misteriose, dopo un periodo in cui si era rifugiato in Francia. Era accusato dal regime della Repubblica islamica di avere fomentato le violenze in occasione delle proteste anti governative fra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, durante le quali morirono almeno 25 persone.

Zam, che gestiva il sito di informazione d’opposizione Amadnews, era stato accusato di spionaggio a beneficio ei servizi di intelligence di “Usa, Francia, Israele e un paese della regione” allo scopo di far cadere la Repubblica Islamica.

Era inoltre stato condannato per aver agito in modo da minare la sicurezza dell’Iran all’interno del Paese e all’estero, disseminando menzogne e danneggiando il sistema economico.

Ruhollah Zam

Zam era stato attivo durante le proteste in Iran fra il 2017 e al 2018. Viveva in Francia, ma era stato arrestato dalle forze di sicurezza iraniane durante una visita in Iraq ed era tornato nel Paese nell’ottobre del 2019.

Impiccato il 12 dicembre 2020, dopo che la sua condanna è stata confermata dalla Corte Suprema a causa della gravità dei crimini “commessi contro la Repubblica islamica dell’Iran”

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