Cronaca

L’isolotto di Eduardo in vendita, è corsa contro il tempo | Il valore dell’isola di Isca

Isola di Eduardo De Filippo: compravendita per 10,5 milioni di euro. L'isola di Isca fa parte dell’Area marina protetta di Punta Campanella

Si trova al centro di un intrigo l’isola che fu il buen retiro di Eduardo De Filippo. Si chiama Isca, e l’operazione di compravendita dell’isolotto è diventata uno scontro tra associazioni, enti ed istituzioni. L’obiettivo è che quello scoglio tra i golfi di Napoli e Salerno diventi un bene pubblico. Al momento, invece, l’unico dato certo è il contratto preliminare sottoscritto tra gli eredi di Luca De Filippo e gli acquirenti, Giacomo Cinque e Riccardo Ruggiti, titolari dell’Antica Sartoria di Positano.

Isola di Eduardo De Filippo: cosa sta succedendo

Gli imprenditori, come riportato da Il Mattino, hanno offerto 10 milioni e 500mila euro per tentare di acquisire la proprietà dell’isolotto di circa 30mila metri quadri sul quale sorgono alcune costruzioni compresa la casa padronale da 350 metri quadrati. Un contratto che che sarà perfezionato nel caso in cui l’Area marina protetta di Punta Campanella non riesca a far valere il diritto di prelazione.

Dove si trova l’isola di Isca quanto costa

L’isolotto fa parte del Parco, dunque l’Ente può inserirsi nella compravendita. Bisognerebbe però trovare i 10,5 milioni necessari per sbrogliare la matassa. Nei gironi scorsi dal ministero della Transizione ecologica, Carlo Zaghi, ha spiegato: “In relazione all’esercizio del diritto di prelazione per l’acquisto dell’isola di Isca, si comunica che la scrivente direzione si è attivata per i necessari approfondimenti”.

L’iniziativa

Nelle scorse ore, il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, ha chiesto alla Regione Campania “di verificare un intervento per poter acquistare l’isolotto». Una vicenda, quella dell’Isca, nella quale non mancano frizioni. Sulla tempistica della comunicazione relativa alla conclusione della trattativa si accende lo scontro tra alcune associazioni della penisola sorrentina – Marevivo, Cittadinanzattiva Terra delle Sirene, La Grande Onda e Conta anche Tu – e i vertici del Parco marino. Con una nota inviata alla Procura di Torre Annunziata i responsabili dei gruppi ambientalisti esprimono «dubbi sulle ritardate informazioni dell’Amp Punta Campanella e dei componenti del Comitato di gestione ai sindaci e sulla ritardata richiesta di finanziamento al ministero per esercitare il diritto di prelazione”.

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