Cronaca

Italia, la mappa delle “bombe ecologiche”: oltre sei milioni di italiani in pericolo

In Italia ci sono tante, tantissime bombe ecologiche. Si tratta di Siti di interesse nazionale (Sin), territori da bonificare per evitare danni ambientali e sanitari.

Italia, allarme bombe ecologiche

Nel nostro Paese ci sono quasi 6 milioni di persone che vivono in aree contaminate classificate come pericolose. E l’impatto dell’inquinamento sulla salute umana è allarmante. Vivere accanto ad impianti industriali, raffinerie, cave, miniere e discariche può comportare un grave rischio.

Del resto è stato riscontrato un eccesso di mortalità, ricoveri ospedalieri, tumori o malformazioni congenite tra gli abitanti dei territori in cui è presente una qualche forma di contaminazione dell’ambiente. Occorre precisare che non sempre questa sproporzione è attribuibile all’inquinamento: alla pari intervengono anche fattori socioeconomici, stili di vita, disponibilità e qualità dei servizi sanitari.

Secondo il quinto rapporto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti), tuttavia, “le conoscenze disponibili […] supportano l’ipotesi che l’esposizione ambientale abbia giocato un ruolo causale nel determinare alcuni di questi eccessi”.



 

La situazione

Nello studio vengono presi in considerazione 45 siti che dovrebbero essere sottoposti a bonifica. Aree che includono 319 comuni italiani e una popolazione di 5,9 milioni di persone (secondo il censimento del 2011). Ogni regione ha almeno un’area inquinata, ad eccezione del Molise. Nella particolare mappa delle “bombe ecologiche” italiane, spiccano la Campania, dove a farla da padrone è la Terra dei Fuochi, e il Sulcis-Iglesiente-Guspinese, aree industriali inquinate nel sud della Sardegna.

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