Cronaca

Dopo la carne sintetica, arriverà anche il latte prodotto in laboratorio

In Italia arriva il latte sintetico: l'ipotesi per fronteggiare la crisi. Non bastano, infatti, le alternative vegetali come il latte di avena

Potrebbe arrivare anche in Italia il latte sintetico. Una novità alimentare, sulla falsariga della carne, quella del latte prodotto in laboratorio. Secondo la Fao, oltre sei miliardi di persone al mondo consumano latte e prodotti caseari, che rappresentano una quota importante, sebbene variabile da zona a zona, del nostro introito calorico e nutrizionale. Nonostante l’utilizzo millenario del latte vaccino da parte dell’uomo, c’è chi scommette sull’avanzata del latte sintetico.


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In Italia arriva il latte sintetico? Ecco il futuro ‘bianco’

Non bastano, infatti, le alternative vegetali come il latte di avena, riso, soia o mandorla. Da tempo diverse aziende e ricercatori sono al lavoro per mettere a punto latti sintetici. Lo ricorda in sulle pagine di The Conversation Milena Bojovic, ricercatrice della Macquarie University, in Australia, che si occupa proprio di studiare come sta cambiando l’industria del latte.

Il latte sintetico, spiega, è un po’ l’equivalente della carne sintetica, e come per la carne, progetti e investimenti nel settore cercano di rispondere al crescente bisogno di trovare fonti alternative di proteine e in generale di cibo più sostenibile per il prossimo futuro come spiega Repubblica.

La fabbrica in Danimarca

Il brevetto è del 2019, e la società Remilk – start up israeliana – si è già “dilettata” nella produzione di formaggi sintetici, ora il progetto è più ambizioso e sbarca in Europa, in Danimarca: una fabbrica di latte sintetico che “sostituirà 50.000 mucche l’anno” – così l’azienda in un messaggio promozionale. L’enorme fabbrica sarà aperta a Kalundborg, non si tratta di una bevanda vegetale, ma di un latte di vacca realizzato interamente in laboratorio. Notizia, che ha messo in allarme i produttori italiani, con la Coldiretti – per voce del presidente, Ettore Prandini – “A rischio un comparto da 16 miliardi di euro”. Ma non si tratta solo di economia.

Il tweet sull’account ufficiale della società israeliana: “Stiamo costruendo la struttura più grande del mondo in Danimarca, che sostituirà 50.000 mucche all’anno e fa parte del pionieristico approccio circolare

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