Curiosità

Italia e voglia di trasgressione: cresce l’interesse per il BDSM

L’ambito delle pratiche BDSM è ormai stato sdoganato da tempo, ma siamo davvero certi di sapere tutto sull’argomento? Un grande impulso alla diffusione di queste tendenze sessuali è stato dato dalla letteratura rosa più recente, che vede il super glam “50 sfumature di grigio” e seguito dar vita ad altre storie e film sul genere.

La voglia di trasgressione, dunque, è entrata in camera da letto degli italiani. Oppure, più semplicemente è stata svelata quella parte più sfrenata del gioco sessuale.

BDSM in Italia: i numeri

Sono diverse le ricerche in merito ai numeri sul BDSM in Italia. Quasi sempre si tratta di ricerche realizzate da sessuologi o istituti più o meno accreditati, che vogliono cercare di definire statisticamente le coppie BDSM nel nostro Paese.

Di certo, un grosso aiuto in termini di conteggi ce lo offrono i siti di incontro specializzati, come BDSMonline.eu. Quest’ultimo vanta un numero di iscritti davvero impressionante, se consideriamo che si tratta pratiche sessuali non convenzionali.

A confermare ciò, arriva Ayzard, autore del libro “I Love BDSM” ed esperto di sesso estremo: secondo le sue indagini, in Italia sarebbero circa quattro milioni di fan del BDSM.

Invece, gli psicologi Alessandro Calderoni e Ludovica Gonzaga hanno condotto una vera e propria indagine su 120 soggetti con età compresa fra i 19 ed i 65 anni, per evidenziare le preferenze circa le pratiche BDSM più in voga. Gli interessati sono stati intervistati durante alcuni eventi dedicati al BDSM e, in seconda battuta, hanno risposto ad un questionario online.

Dati dati emersi, ripresi da Wired, si denota come un 26,4% degli intervistati sia dedito al bondage, il 24% all’uso della frusta, ed il 22,8% allo spanking. Con percentuali nettamente minori, si attestano invece la dominazione psicologica (8,4%), la disciplina e la sottomissione (7,2%), la tortura (7,2%), l’umiliazione, i giochi di ruolo ed il fetish (tutti al 6%).

 

Universo BDSM: nessuna etichetta, nessun pregiudizio

Dalla varietà di pratiche possibili, si evince che non è plausibile etichettare il genere, né tanto meno chi lo pratica. D’altronde, nel sesso meno ci si formalizza in costrutti e sovrastrutture, meglio è.

Il gioco sessuale relativo al BDSM è decisamente ad ampio spettro e contempla ruoli di sottomissione fissi o variabili. Parliamo degli slave, gli schiavi, che si eccitano nel subire determinate azioni dai master o dalle mistress, ovvero coloro che dominano il rapporto.

Ci sono poi gli switch, cioè coloro a cui piace cambiare, essere sia top (attivi), che bottom (passivi), a seconda del caso. L’obiettivo, in tutte le situazioni, è quello di ricercare sensazioni fisiche e mentali forti, coinvolgenti a più livelli, che sappiano decretare uno stato di eccitazione pari al sesso convenzionale.
Anche se, se vogliamo essere precisi, non è detto che un rapporto BDSM contempli la penetrazione, poiché l’appagamento sessuale segue altre e – forse – più intense direzioni.

Bondage, spanking &Co: la terminologia BDSM

Una breve e doverosa parentesi va aperta circa la terminologia del settore, che quasi sempre deriva dal mondo anglosassone e che potrebbe non essere immediatamente chiara. Abbiamo già spiegato cosa si intende per switch, slave, mister o mistress, passiamo adesso agli altri termini. Spanking è l’atto dello sculacciare il partner, mentre bondage ha un significato inequivocabile di servitù, schiavitù, derivato da to bond, ovvero collegare, vincolare. Infatti, con bondage intendiamo l’atto di immobilizzare, in parte o totalmente, il partner.

Spicca anche la safe word, la parola di sicurezza, ovvero quel vocabolo o frase che gli amanti concordano per stoppare un eventuale gioco sessuale che sta per divenire troppo pesante da sostenere.

Naturalmente, questi sono solo alcuni dei termini più noti, ma ne esistono davvero moltissimi, ciascuno dei quali indica una precisa prestazione, tendenza o azione nell’ambito sessuale del BDSM.


Cosa dice la psicologia?

In tema di BDSM e psicologia, c’è tanta, tantissima letteratura in merito. In linea generale, coloro che sono interessati a queste pratiche hanno delle parafilie intense e profonde, radicate nell’attenzione verso quella che possiamo definire una sessualità atipica, ma non necessariamente deviata.

Anzi, secondo i maggiori studi, i soggetti BDSM sono persone con caratteristiche psicologiche decisamente ottimali, addirittura superiori alla media di coloro che praticano il sesso in maniera convenzionale. L’uscire fuori dagli schemi allarga la mente e soddisfa talune necessità che, in maniera diversa, non sarebbe possibile.

A conferma di quanto detto, abbiamo interessanti studi condotti nel 2013 da Wismeijer e Van Assen ed ampliati dal Calderoni, ripresi anche della rivista Psicologia Contemporanea.

Dove si incontrano le coppie BDSM?

Gli appassionati di BDSM come si conoscono? Ma soprattutto: dove si incontrano? Oggi internet è il mezzo ideale per trovare delle persone con gusti sessuali affini. Siti di incontro specializzati come BDSMonline.eu sono un ottimo modo per interfacciarsi e conoscere persone alla ricerca di nuove avventure sessuali, siano essi slave, mistress o mister.

C’è ancora chi rimane ancorato alla realtà, all’offline per così dire, preferendo la frequentazione di eventi e locali a tema alla ricerca di persone con le quali fare sesso.

Nessuno dei due modi può dirsi migliore dell’altro, anche se un punto di vantaggio lo conquista, per alcuni aspetti, il mondo online. La possibilità di ricerca è decisamente molto ampia, sempre accessibile e possibile, anche mentre si è seduti sul divano di casa, ad esempio.

Si ha il tempo materiale di scegliere e conoscere la persona giusta, per poi concentrarsi sul primo appuntamento dal vivo che, ovviamente, trova la sua ideale – e più sicura – collocazione in un locale BDSM. Una volta creatosi il feeling, invece, non c’è limite che tenga (se non quello della safe word).

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