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Italo in crisi a causa del Covid: dal 15 settembre taglio a 15 corse, a rischio 1500 posti di lavoro

Nuovo Trasporto Viaggiatori annuncia nuovi tagli alle corse di Italo entro novembre 2020 se le restrizioni anti-Covid non subiranno un allentamento. A partire dal 15 settembre, come riporta Il Mattino la compagnia fondata nel 2006 taglierà 15 collegamenti alla settimana, sugli ottanta attualmente operativi (erano 110 un anno fa), compresi i servizi no stop Roma-Milano, e le linee Milano-Venezia, sulla Venezia-Roma-Napoli e sulla Torino-Reggio Calabria.

Dal 15 settembre taglio a 15 corse di Italo, compresi i servizi no stop Roma-Milano

A rischio ben 1500 posti di lavoro, 5000 se si guarda anche all’indotto. Intanto la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli è al lavoro per studiare la soluzione migliore per evitare il peggio. Già quest’estate, dopo che il governo aveva reintrodotto le limitazioni anti-Covid sui treni ad alta velocità, rimangiandosi in pratica le linee guida allegate al dpcm del 14 luglio,  Gianbattista La Rocca, amministratore delegato di Italo non aveva esitato ad alzare la voce, annunciando la soppressione di diverse corse.

Trasporti: capienza massima all’80% per il trasporto pubblico locale e 100% per gli aerei

Nel frattempo sui mezzi pubblici la capienza massima consentita è stata portata all’80% del totale mentre sugli aerei, complici il pressing delle compagnie aeree low cost, a iniziare da Ryanair, la strategia dei sedili vuoti è stata abbandonata invece a inizio estate. Per l’alta velocità, invece, si è ancora fermi al 50% della capienza totale, ma al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si studia in queste ore uno stratagemma per ridurre il distanziamento nelle carrozze senza che il rischio contagio aumenti.

Treni ad alta velocità ancora al 50% della capienza

Il tasso di riempimento dei treni ad alta velocità ancora oggi si attesta in media attorno al 30% e per Italo e Trenitalia è dunque ancora più importante fare il pieno di passeggeri sulle tratte che hanno maggiore richiesta, come per esempio la Roma-Milano. Nel primo semestre del 2020 Italo ha registrato perdite per 200 milioni di euro per via dell’emergenza legata al Coronavirus. Il numero dei passeggeri movimentati ogni giorno è precipitato a causa della pandemia globale, dai 60 mila di un anno fa esatto ai 18 mila di oggi.

Il piano del ministero dell’Infrastrutture per l’alta velocità

In questo momento la ministra Paola De Micheli sta ragionando con i due grandi vettori nazionali, Trenitalia e Italo, sulla possibilità di portare la capienza massima autorizzata sui treni ad alta velocità all’80%, ovvero sugli stessi livelli stabiliti per il trasporto pubblico locale.

Del resto i gestori dell’alta velocità in questa fase si sentono discriminati rispetto al tpl, considerato appunto che adesso gli autobus girano con capienza all’80% del totale, e ancor di più rispetto agli aerei, a bordo dei quali i passeggeri possono sedersi a pochi centimetri di distanza a patto che indossino la mascherina.


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