Ospite del podcast Inside of You, James Marsters, famoso per il suo ruolo di Spike in Buffy l’ammazzavampiri, ha rivelato di aver vissuto un trauma e ha iniziato a fare analisi a causa di un episodio particolare della serie. Marsters ha parlato apertamente del suo difficile rapporto con la madre e ha condiviso come la serie lo abbia “devastato”. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
James Marsters racconta il trauma di Buffy
Durante l’intervista con Michael Rosenbaum, Marsters ha descritto una scena in cui il suo personaggio aggredisce Buffy, spingendola contro un muro. Ha definito quel momento il giorno più buio della sua carriera. Secondo l’attore, il successo della serie derivava dalla capacità degli autori di inserire nelle trame esperienze personali dolorose, consentendo al pubblico di identificarsi con i personaggi e i loro dilemmi.
Marsters ha spiegato che una delle autrici della serie aveva condiviso una storia personale su una rottura difficile, e da lì era nata l’idea di invertire i ruoli di genere per esplorare temi complessi attraverso la narrativa. La sua partecipazione a quella scena lo ha messo a disagio, poiché non voleva rappresentare comportamenti predatori o violenti.
Marsters ha rivelato di aver avuto un problema fisico durante le riprese di quella scena, e di essersi sentito estremamente teso. Dopo aver girato, si è ritrovato in posizione fetale sul pavimento, a causa della pressione emotiva che aveva vissuto. Le preoccupazioni di Sarah Michelle Gellar, che interpretava Buffy, hanno ulteriormente evidenziato la gravità della situazione. Marsters ha sottolineato che, nonostante fosse un attore professionista con un contratto da rispettare, non si sentiva a suo agio nel girare quella scena.
“Ho trovato un ottimo terapista che, partendo da quell’esperienza, mi ha portato ad affrontare molte altre cose”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di quel percorso di guarigione.
Le riflessioni di Sarah Michelle Gellar
Anche Sarah Michelle Gellar ha espresso critiche riguardo alla sesta stagione di Buffy, affermando di non essere una fan di quella parte della serie. In un’intervista recente, ha dichiarato di non aver guardato le ultime due stagioni nemmeno con i propri figli, ritenendole inappropriate. Gellar ha spiegato che la la transizione dalla narrazione adolescenziale a quella adulta ha presentato diverse sfide, rendendo il finale della quinta stagione, in cui Buffy si sacrifica, più significativo per lei.
Le rivelazioni di Marsters si cono in un contesto più ampio di critiche nei coninserisfronti di Joss Whedon, il creatore della serie, accusato di aver creato un ambiente di lavoro tossico. L’ex moglie di Whedon, Kai Cole, ha descritto il marito come un “ipocrita” per i suoi comportamenti, e altri membri del cast hanno denunciato atteggiamenti inappropriati e violenti sul set. Le recenti accuse contro Whedon hanno portato a un ampio dibattito su come le dinamiche di potere influiscano sull’industria cinematografica.
In sintesi, l’intervento di Marsters non solo mette in luce il trauma personale legato a Buffy, ma offre anche uno sguardo più ampio sulle problematiche emerse nell’industria dello spettacolo. La sua esperienza evidenzia l’importanza di affrontare e discutere le esperienze difficili, sia sullo schermo che nella vita reale.