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Joseph Pilates: biografia, carriera, metodo e morte dell’inventore del metodo di allenamento che porta il suo nome

Tutto quello che c'è da sapere sull'inventore dell'omonimo metodo di allenamento

Joseph Hubertus Pilates, nato a Mönchengladbach il 9 dicembre del 1883 e morto a New York il 9 ottobre del 1967, è stato un insegnante e imprenditore tedesco naturalizzato statunitense.

Pilates divenne famoso grazie all’invenzione di un metodo di allenamento fisico-mentale chiamato Contrología che permetteva alla mente di assumere il completo controllo e avere la perfetta padronanza del movimento del corpo.

Joseph Pilates vita e carriera del noto insegnante

Il padre è un ginnasta pluripremiato di origini greche, mentre la madre è una naturopata tedesca. Da bambino, Joseph deve fare i conti con diversi problemi di salute: febbre reumatica, ma soprattutto rachitismo e asma. Inoltre, si trova ad affrontare le prese in giro dei suoi coetanei, a causa del cognome che viene spesso associato a Ponzio Pilato.

Anche per questi motivi, sin da ragazzino si dedica al body building e al culturismo, e si interessa allo studio dell’anatomia umana; pratica, inoltre, la subacquea, i tuffi, lo sci e l’atletica.

I primi mestieri e l’esperienza della guerra

Diventato adulto, nel 1912 si trasferisce in Gran Bretagna, dove lavora per una scuola di polizia come istruttore di autodifesa; nel frattempo, sviluppa un forte interesse per l’acrobatica e il pugilato, non disdegnando di frequentare un circo locale.

Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, tuttavia, cambia la vita di Joseph Pilates, che nel corso del conflitto viene internato insieme con altri connazionali in quanto nemico straniero e tenuto in prigione per circa un anno. Anche in assenza di libertà, tuttavia, egli continua ad allenarsi.


Joseph Pilates


I benefici dell’allenamento e la riabilitazione dei militari

Ritornato alla vita di tutti i giorni, affronta senza difficoltà l’epidemia di influenza che nel 1918 porta alla morte migliaia di britannici: nessuno dei suoi allievi contrae la malattia, e ciò rappresenta un motivo di grande orgoglio per lui. In seguito, si trasferisce sull’isola di Man, dove conosce e deve trattare militari reduci dalla guerra, soldati feriti e menomati, persone immobilizzate e allettati.

Si ingegna, quindi, per progettare e realizzare macchinari in grado di supportarlo nella sua opera di riabilitazione dei malati. Con queste idee, fa ritorno in Germania, dove prosegue nel suo impegno creativo e – ad Amburgo – viene reclutato dalla polizia locale in qualità di addestratore fisico per gli agenti.

La nascita del Metodo Pilates

Intorno alla metà degli anni ’20 incontra e conosce Rudolph von Laban, che nell’impostazione dei propri insegnamenti di Labanotation (forma di registrazione scritta di balletto) introduce molte idee di Pilates.

Il metodo Pilates, quindi, acquisisce i crismi dell’ufficialità, venendo scelto da celebri protagonisti della danza internazionale. Nel 1925, il governo tedesco invita Joseph a seguire in prima persona gli allenamenti dell’esercito.


Joseph_Pilates


Negli Stati Uniti d’America

Poco dopo, però, Joseph Pilates vola Oltreoceano per andare a vivere negli Stati Uniti: nel corso del viaggio verso l’America conosce Clara, un’infermiera che in seguito diventerà sua moglie.

Arrivato a New York, egli decide di aprire uno studio per far conoscere la propria tecnica e codificarla definitivamente: la nomina “Contrology“, che sarà anche il tema del libro in cui i suoi insegnamenti verranno diffusi.

Il metodo Pilates comprendeva, ai tempi, una prima parte chiamata Mat Work, e una seconda parte basata su un attrezzo, l’Universal Reformer, che ha lo scopo di conservare inalterato il tono muscolare.

Gli allievi illustri e i primi libri

Tra i clienti di Pilates, ci sono anche i danzatori George Balanchine e Martha Graham, oltre ad atleti e attori. Nel 1934 Pilates scrive il suo primo libro, “Your Health“; seguirà “Return to life through Contrology“, realizzato a quattro mani con William John Miller nel 1945.

Con il passare dei decenni, il metodo di Joseph Pilates, ormai stabilitosi definitivamente in America, diventa sempre più noto e apprezzato, per i benefici riscontrati non solo dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista psicologico: dalle tecniche di respirazione alle sequenze di esercizi, il rafforzamento del corpo umano reso possibile dai suoi precetti viene conosciuto in ogni parte del mondo.

La morte

Joseph Hubertus Pilates muore il 9 ottobre del 1967 a New York, all’età di 83 anni, dopo essere stato l’allenatore, tra gli altri, di Carola Trier, Eve Gentry, Audrey May, Ron Fletcher, Jay Grimes,Lolita San Miguel e Mary Bowen. Il suo studio verrà rilevato da Romana Kryzanowska, una sua allieva.

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