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Il 19 febbraio 2019 ci lascia Karl Lagerfeld: celeberrimo stilista tedesco

Talento poliedrico ed esteta inflessibile: ecco la storia di Karl Lagerfeld, direttore creativo della maison Chanel e Fendi

Occhiali da sole molto grandi, capelli bianchi raccolti in una coda bassa, camicie con collo alto e guanti in pelle stile biker. Definito dai più come Kaiser Karl, Karl Lagerfeld era uno degli stilisti più celebrati ed eccentrici, un creativo multiforme e dotato di innumerevoli assi nella manica. Classe 1938, dal 1982 era alla guida della maison Chanel, la direzione creativa più lunga della storia.

19 febbraio 2019: muore Karl Lagerfeld, stilista e fotografo tedesco

Nato ad Amburgo il 10 settembre del 1933, Karl Lagerfeld è stato uno stilista e fotografo tedesco. La famiglia di suo padre era proprietaria di una banca d’affari svedese che fece fortuna introducendo il latte condensato in Germania. La madre, invece, era tedesca.


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Per diversi anni è stato fatto mistero sulla sua data di nascita. La scrittrice Alicia Drake sostiene che sia nato nel 1933, in quanto Lagerfeld sarebbe stato compagno di classe di alcuni suoi parenti e conoscenti. Un’annotazione sul registro dei battesimi indica come data di nascita il 10 settembre 1933 anche se Lagerfeld sostenne sempre di essere nato nel 1935. I registri di nascita, in Germania, non sono aperti a ispezioni pubbliche, e sono stati interpellati i suoi vecchi insegnanti e compagni di classe per avere conferma della data di nascita. Altri, invece, indicano come 1938 il suo anno di nascita.

Insieme a sua madre, Lagerfeld emigrò a Parigi nel 1953. Nel 1955 vinse un concorso per un cappotto sponsorizzato dal Segretariato Internazionale della Lana e gli fu assegnato un posto da Pierre Balmain. Vinse anche il concorso per un premio di vestiti sponsorizzato da Yves Saint Laurent. Ricordò nel 1976: «Yves lavorava per Dior. Altri giovani che conoscevo e che lavoravano per Balenciaga pensavano che fosse Dio, invece io non ero così impressionato».

Dopo tre anni si trasferì da Jean Patou e al riguardo disse: «Io mi annoiavo anche qua, perciò mi licenziai e provai a ritornare a scuola, ma qui non studiavo, quindi ho passato per lo più due anni sulle spiagge – suppongo di aver studiato la vita in questo modo».


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Con i soldi della sua ricca famiglia, aprì un piccolo negozio a Parigi. In questo periodo volle spesso consultarsi con Madame Zereakian, la veggente armena di Christian Dior. Lagerfeld poi ha rivelato: «Mi disse che avrei avuto successo nel campo della moda e dei profumi».

Attività

Nel 1980 fondò la sua etichetta, chiamata Lagerfeld, che lanciava profumi e linee di vestiti. Lagerfeld ha collaborato con la svedese H&M, griffe internazionale di moda. Il 12 novembre 2001, H&M offrì un’edizione limitata di diverse creazioni di Lagerfeld, sia per donne sia per uomini, in punti di vendita selezionati, che andarono venduti in soli pochi giorni. Lagerfeld non ha avuto timore di contaminare la sua immagine lavorando con marche di basso profilo, sebbene in passato abbia lavorato fianco a fianco con Wolford, disegnatore di calze e maglieria intima destinate a un pubblico esclusivo.


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Per la sua linea di abbigliamento, chiamata inizialmente “Lagerfeld Gallery” e in seguito “Karl Lagerfeld”, a Parigi hanno sfilato le più importanti supermodelle, tra le quali spicca Claudia Schiffer, la sua prediletta. Nel 2004 ha disegnato alcuni completi per artisti musicali di fama internazionale, come nel caso del Re-Invention Tour di Madonna e dello Showgirl Tour di Kylie Minogue. Lagerfeld è stato anche un fotografo e tra le tante star immortalate figura anche Marilyn Manson. Produsse Visionaire 23: The Emperor’s New Clothes, una serie di foto di nudi di modelle e celebrità.

Lagerfeld è stato il direttore dei disegnatori della Maison Chanel. Inoltre, ha ricoperto per diversi anni il ruolo di direttore creativo della Maison Fendi.


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Ha collaborato per anni anche con la Maison Chloé. In qualità di fotografo, spesso scattava personalmente le immagini per le campagne pubblicitarie delle case di moda che dirigeva. Nel 2005 lo stilista è stato anche protagonista del Signé Chanel. Lo show era incentrato sulle sue creazioni autunno/inverno 2004-2005 per la collezione Chanel. Il programma è stato poi trasmesso da Sundance Channel negli Stati Uniti nell’autunno 2006 e da RAI5 nel 2012.

Il 18 dicembre 2006 Lagerfeld ha annunciato il lancio di una nuova collezione uomo-donna nominata K Karl Lagerfeld, che includeva magliette attillate e una vasta gamma di jeans. Appassionato di architettura, era grande amico di Zaha Hadid, alla quale ha commissionato il Mobile Art Pavilion per Chanel. A Tadao Andō ha invece affidato la realizzazione della sua casa-studio a Biarritz, in Francia. Sul noto architetto giapponese Lagerfeld ha scritto un libro, intitolato Tadao Ando – Vitra house. Dal 2010 ha firmato per quattro stagioni le collezioni di Hogan, per cui ha ripensato i modelli classici del brand (come sneaker e ballerine).



Nel 2011 Lagerfeld si sottopose a una dieta perdendo 42 kg in tredici mesi, seguendo un percorso creato appositamente dal dottor Jean-Claude Houdret, che ne ha tratto un libro chiamato The Karl Lagerfeld Diet (ISBN 1-57687-251-3).

«Ho improvvisamente cercato di vestirmi diversamente, per vestire abiti disegnati da Hedi Slimane. Ma queste mode sono indossate da ragazzi veramente molto magri e non per uomini della mia età – questo fatto mi richiese di perdere 40 kg. Ci misi esattamente tredici mesi!»



A inizio 2012, per dare il tono della collezione primavera-estate della Maison Chanel, Lagerfeld ha scelto uno gioiello di Suzanne Belperron in calcedonio. Ha firmato il numero di maggio 2012 di Architectural Digest, dove ha svelato il suo appartamento di Parigi, i suoi ultimi progetti e la sua collezione di gioielli del Suzanne Belperron. Nel 2012, dopo un anno di intenso lavoro, il museo delle cere di Amburgo, Das Panoptikum, gli ha reso omaggio commissionando una statua in cera dedicata alla sua figura.

Lagerfeld al Festival di Cannes 2007



Il 22 gennaio quando Chanel aveva presentato al Grand Palais di Parigi la collezione di haute couture per la primavera/estate 2019, Karl Lagerfeld, in quell’occasione e per la prima volta nella sua carriera, non era apparso alla fine della sfilata, facendosi sostituire da Virginie Viard, suo braccio destro. Lo staff di Chanel aveva dichiarato: “Lagerfeld non verrà, si sente stanco”.

Morte e sepoltura

A seguito di complicazioni di salute nel gennaio 2019, Lagerfeld è stato ricoverato ad un ospedale parigino. È morto il 19 febbraio del 2019, presso quesya clinica del sobborgo di Neuilly-sur-Seine, per complicazioni del tumore al pancreas. Lagerfeld non ha richiesto alcun funerale formale con piani di cremazione e ceneri sparse in luoghi segreti accanto a sua madre e al suo compagno, Jacques de Bascher.


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Lagerfeld è stato commemorato il 20 giugno 2019 al Grand Palais con “Karl For Ever”, una celebrazione della vita del designer, che ha caratterizzato una retrospettiva di carriera che ha messo in evidenza i suoi incarichi a Chloé, Fendi e Chanel. Al tributo di 90 minuti hanno partecipato 2.500 ospiti. Quasi 60 giganteschi ritratti erano in mostra all’interno del padiglione, che ha ospitato molte collezioni di passerelle Chanel. La cerimonia includeva anche letture ed esibizioni musicali di Tilda Swinton, Cara Delevingne, Helen Mirren, Pharrell Williams e Lang Lang. La produzione è stata messa in scena dal regista teatrale e operistico Robert Carsen.

Dopo il memoriale, la casa di Karl Lagerfeld ha annunciato a luglio 2019 lo sviluppo di “The White Shirt Project”. In omaggio al suo omonimo fondatore, questa collaborazione celebra l’eredità del defunto designer con una collezione di camicie bianche iconiche reinventate.


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Il progetto globale, che è stato curato dal consigliere di stile Karl Lagerfeld, Carine Roitfeld, presenta progetti di Cara Delevingne, Kate Moss, Tommy Hilfiger, Diane Kruger e Takashi Murakami.

Vita privata

È stato il proprietario di una libreria nella città di Parigi, e possessore di un gatto di nome “Choupette” che vanta un grande seguito sul social network Instagram.


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Karl Lagerfeld e Jacques de Bascher.

Lagerfeld era famoso per i suoi caratteristici capelli bianchi, occhiali da sole neri, guanti senza dita e alti colletti staccabili inamidati.

Per 18 anni è stato legato sentimentalmente al dandy sublime, irresistibile e parigino, membro del jet set francese che lo ha accompagnato fino alle ultime fasi di vita.

Perdita di peso


 


Nel 2001 Lagerfeld perse 42 kg. Spiegò: “Improvvisamente volevo vestirmi in modo diverso, indossare abiti disegnati da Hedi Slimane… ma queste mode, modellate da ragazzi molto, molto magri e non da uomini della mia età, mi ha richiesto di perdere almeno 40 kg. Mi ci sono voluti esattamente 13 mesi”.

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