Kate Moss, ex top model e icona degli anni ’90, è accusata di promuovere i disturbi alimentari quando era un volto di Vogue.Nel documentario “In Vogue: The 90s”, disponibile su Disney+ dal 13 settembre, la modella racconta le conseguenze di essere diventata il volto di questo trend. Scopriamo tutti i dettagli.
Kate Moss accusata di promuovere disturbi alimentari
L’immagine di Kate Moss divenne iconica dopo che posò in lingerie per Vogue nel 1993, immortalata dalla fotografa Corinne Day. La modella ricorda quel servizio come un momento naturale e confortevole, ma il pubblico reagì diversamente. Anna Wintour, storica direttrice di Vogue, ha raccontato che quel look “denutrito” mise molti a disagio e sollevò preoccupazioni legate all’anoressia e all’uso di droghe. La questione raggiunse anche la Casa Bianca, con l’amministrazione Clinton che intervenne pubblicamente sul fenomeno dell’Heroin chic.
Negli anni, Moss è stata spesso criticata per il suo peso e per alcune dichiarazioni controverse. Nel 2009, suscitò scalpore affermando: “Niente ha un sapore tanto buono quanto la sensazione di magrezza”, frase che più tardi definì come un “jingle” casuale.
Oggi, mentre movimenti come la body positivity cercano di promuovere l’accettazione di tutti i tipi di fisico, il ritorno dell’Heroin chic sta sollevando nuove preoccupazioni. Social network come TikTok e Instagram hanno bandito hashtag legati alla promozione della magrezza estrema, tentando di prevenire il diffondersi di comportamenti dannosi. Tuttavia, il trend sembra ancora influenzare alcune fasce di utenti, dimostrando che le mode possono avere un impatto significativo sulle abitudini e sulla salute mentale dei più giovani.