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Katharine Hepburn: l’attrice pluripremiata dal carattere indomito

Nella sua carriera, durata più di 70 anni è riuscita a ricevere la bellezza di 12 nomination al Premio Oscar come miglior attrice protagonista, vincendone quattro

Katharine Hepburn, attrice statunitense, dal carattere indomito, figlia di anticonformisti, non ha mai seguito degli schemi prefissati nella sua vita, suscitando molto spesso il malcontento del pubblico e dei giornalisti.

Nella sua carriera, durata più di 70 anni è riuscita a ricevere la bellezza di 12 nomination al Premio Oscar come miglior attrice protagonista, vincendone quattro. Nel 1999 l’American Film Institute l’ha classificata al primo posto fra le più grandi star, ritenendola la più grande attrice di tutti i tempi.

Katharine Hepburn: la vita

Katharine Houghton Hepburn, nacque il 12 maggio 1907, a Hartford (Connecticut), seconda di sei fratelli.

La Hepburn proveniva da una famiglia agiata, i suoi genitori erano Katherine Martha Houghton, una femminista a capo dell’associazione statale delle suffragette, e Thomas Norval Hepburn, uno dei più famosi urologi americani, nato in Virginia e discendente di una famiglia inglese.

Il padre era uno strenuo assertore della profilassi pubblica e della necessità di informare la gente sui rischi delle malattie veneree (argomento del quale all’epoca nessuno parlava) mentre la madre fu una sostenitrice della contraccezione, e fondatrice, con Margaret Sanger, di Planned Parenthood, associazione per la promozione dell’aborto e della maternità responsabile e pianificata.

La forte personalità di Katharine, un’indole ribelle e noncurante delle comuni convenzioni, era cresciuta in quel fervido ambiente domestico, una famiglia innovativa, priva di restrizioni mentali e di tabù.


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L’infanzia di Katharine sembrava apparentemente molto felice, crebbe in una famiglia premurosa, aperta e libera dalle restrizioni mentali dell’epoca, praticò molti sport come: il nuoto, l’equitazione, il golf e il tennis, vincendo, tra l’altro, una medaglia di bronzo a una gara di pattinaggio artistico e raggiungendo le semifinali di un torneo giovanile femminile di golf.

L’episodio che la segnò in tenera età, ma anche nella sua vita adulta, fu la morte del fratello Tom: Katharine trovò il corpo del fratello, impiccato a una corda pendente da una trave. Sebbene le circostanze facessero pensare al suicidio, i genitori rigettarono questa ipotesi.

Indipendentemente dalle svariate ragioni della morte del fratello, Katharine, dopo quell’episodio, cadde in una profonda depressione. Per lungo tempo evitò di frequentare i suoi coetanei, studiò a casa e per molti anni usò la data di nascita del fratello, 8 novembre, come propria. La rivelazione della sua vera data di nascita avvenne nella sua autobiografia IoStories of my Life.

Katharine Hepburn: la carriera

Alla fine degli anni ’20 debutta a Broadway con These Days dove, nel 1932, raggiunge il successo con A Warrior’s Husband. Nel 1932 avvenne invece il suo il film che la lanciò nel mondo del cinema fu Febbre di vivere (1932) di George Cukor, il quale, dopo aver visto il provino ne rimase realmente entusiasta.

L’indomita Katharine, già dalla sua prima pellicola, non esita a dettare le sue condizioni, strappando un contratto di 1.500 $ a settimana al temibile produttore David O. Selznick. Il film riscuote un enorme successo e mette subito in evidenza l’attrice come una delle più promettenti giovani dive di Hollywood.

L’anno successivo con Gloria del mattino di Lowell Sherman, vince il suo primo Oscar come miglior attrice protagonista. Ma il suo carattere anticonvenzionale e restio alla vita mondana e pubblica (non amava vestiti appariscenti e farsi intervistare dai giornalisti), le fece ottenere dai produttori l’appellativo di “veleno del botteghino”.

Nel 1940, dopo essere stata lontana dall’ambiente cinematografico per diversi anni, ritorna sul grande schermo con una produzione tutta sua, pagata grazie al successo e ai diritti ottenuti dalla commedia teatrale, The Philadelphia Story. Arriva così, nel 1940, la commedia Scandalo a Filadelfia, che vale all’attrice la sua terza candidatura all’Oscar.


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È Katharine a interpretare la protagonista (Tracy Lord) e a scegliere gli attori e il regista, infatti verrà affiancata dagli attori Cary Grant e James Stewart e alla regia ci sarà l’amico George Cukor, con cui aveva realizzato precedentemente Piccole donne (1933), Il diavolo è femmina (1936), Incantesimo (1938) e con cui in seguito girerà, accanto al suo compagno Spencer Tracy, Prigioniera di un segreto (1942), La costola di Adamo (1949) e Lui e Lei (1952).

Negli anni ’50 la Hepburn ci regala due grandi interpretazioni, grazie al film La regina d’Africa (1951) di John Houston, al fianco di Humphrey Bogart e Improvvisamente l’estate scorsa (1959) di Joseph L. Mankiewicz.


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Negli anni ’60, le apparizioni sul set si diradano ma anche con poche partecipazioni cinematografiche la Hepburn riesce ad aggiudicarsi ben due Oscar nei film: Indovina chi viene a cena? (1968) di Stanley Kramer e Il leone d’inverno (1969) di Anthony Harvey. Negli anni ’70 compare in soli quattro film, mentre, nel 1981, con l’interpretazione dell’energica vecchietta sposata con Henry Fonda nel film Sul lago dorato le assicura il quarto Oscar.


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Un record ancora rimasto intatto, insieme alle 12 nomination (impresa quest’ultima eguagliata solo oggi da Meryl Streep). La sua ultima apparizione è del 1994 in Love Affair – Un grande amore in cui recita accanto a Warren Beatty e Annette Bening.

Katharine Hepburn: vita privata e morte

Nel 1928 la Hepburn si sposa con l’uomo d’affari Ludlow Ogden Smith, al quale Katharine chiese di invertire il cognome per non doversi confondere con la cantante Kathe Smith.

Il matrimonio durò fino al 1934, anno del divorzio tra i due avvenuto in Messico e formalizzato poi negli Stati Uniti nel 1942. Nonostante il matrimonio fallimentare, Katharine riconobbe sempre a suo marito il sostegno morale e finanziario datole durante i primi anni della sua carriera di attrice.

Durante le riprese del film La donna del giorno (1942) di George Stevens, conobbe Spencer Tracy, il loro amore duro oltre vent’anni, fino alla morte dell’attore. Oltre al collega e compagno di una vita, la Hepburn ha avuto anche relazioni sentimentali con Leland Hayward, Howard Hughes e John Ford.


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Katharine Hepburn morì il 29 giugno 2003 all’età di 96 anni, a Old Saybrook nella casa di famiglia. Nel rispetto delle sue volontà non ricevette funerali religiosi (l’attrice si era sempre dichiarata atea). In suo onore vennero però oscurate per un’ora tutte le luci di Broadway, a ricordo della sua intensa attività teatrale.

Nel 2004, come indicato nel suo testamento, i suoi effetti personali vennero messi all’asta da Sotheby’s a New York.  Il ricavato della vendita, diversi milioni di dollari, fu devoluto a parenti e amici.


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