Inchiesta

Le piccole associazioni a difesa degli animali sono in difficoltà

"Ogni essere vivente ha diritto ad una vita dignitosa e felice, che sia in una famiglia o in una struttura di accoglienza". Senza aiuti si rischia il collasso

Quando sentiamo parlare di terzo settore, o non-profit, la nostra mente corre subito a quegli enti che operano per la salvaguardia di vite umane. Parallelamente a questi, tuttavia, esistono numerose altre realtà che operano sempre al di fuori del settore pubblico e commerciale, preoccupandosi di animali. Sono enti che troppo spesso non ricevono il giusto eco mediatico ma che costituiscono comunque un pilastro della nostra società civile.

La realtà di una piccola di associazione animalista

Oggi vi vogliamo parlare di Tana Libero Tutti ODV. Un’associazione nata nel 2017 da un gruppo di volontari accumunati dalla passione per gli animali in difficoltà. Ogni giorno, anche loro, hanno a che fare con malati, anziani, vite salvate dalla strada, da situazioni di maltrattamento e di pericolo in generale.
Nel corso degli anni, per vari motivi, i volontari dell’associazione sono cambiati e come soci fondatori al momento sono rimaste Angelica Lustri e Stefania Proietti Pannunzi. Come ci spiegano, fare volontariato è molto duro. Significa sacrificare molto della propria vita.

Ecco la testimonianza che abbiamo raccolto per voi

La nostra attività si svolge prevalentemente a Roma, dove l’associazione ha sede, ma collaboriamo con altri gruppi di volontari e privati anche in altre località – ci racconta Stefania – Dal 2017 al 2019 siamo state attive in zone della provincia di Frosinone, in cui randagismo e i maltrattamenti sono più lampanti, facendo adottare circa 500 cani, soprattutto cuccioli.

La difficoltà è molta, sia logistica sia finanziaria: non riceviamo alcun aiuto da parte delle istituzioni e, quando non riusciamo a fare fronte alle tantissime spese, ci vediamo costretti a chiedere la solidarietà da parte degli amanti degli animali. Le spese da sostenere per assicurare agli animali recuperati, cure veterinarie, alimentazione e trasporto sono considerevoli.

L’associazione inoltre aiuta le persone che, per ragioni economiche o per altre gravi motivazioni, non sono in grado di provvedere e prendersi cura del proprio animale.

L’idea alla base di tutte le nostre attività è che ogni essere vivente ha diritto ad una vita dignitosa e felice, che sia in una famiglia o in una struttura di accoglienza.
Promuoviamo la sterilizzazione di cani e gatti per affrontare la piaga del randagismo, principale causa della loro sofferenza e morte
”.

In sintesi: cosa fate quando arriva la notizia di un animale abbandonato, maltrattato o in pericolo? Oppure quando trovate e recuperate direttamente un cane o un gatto senza famiglia?

Facciamo in modo che i cani e i gatti recuperati ricevano cure mediche adeguate occupandoci delle spese veterinarie, alimentari e, qualora lo “stallo” non fosse gratuito, anche al pagamento del loro alloggio.
Cerchiamo stalli temporanei, con grande difficoltà, e adozioni definitive affinché possano ricevere amore nel sicuro di una casa.

Nel 2021 siamo state molto impegnate nella zona di Colleferro e Carpineto per la sterilizzazione, la cura e il recupero di decine di gatti malati, di cucciolate in pericolo vista la totale assenza delle istituzioni. Abbiamo anche scritto al sindaco e alla ASL competente senza ricevere risposta. (La competenza comunale in tema di tutela e benessere degli animali d’affezione deriva dalla Legge n. 281 del 1991, definita anche “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo”, con cui viene definita la rete di competenze, specifiche, spettanti allo Stato, alle Regioni ed ai Comuni).

Purtroppo non possiamo rispondere alle decine di richieste di aiuto che riceviamo telefonicamente o attraverso i social ma siamo veramente poche e senza capitali di sostegno.

Alcune storie a lieto fine

Nel solo mese di gennaio 2022 le volontarie si sono fatte carico di un cane, di nome Pisolo, un gatto, Zeno, e altri due gattini.

Pisolo: una signora indigente aveva salvato un Breton (probabilmente abbandonato) in zona Borghesiana (a Roma) che stava per essere sbranato da un cane di taglia grande. Il cagnolino aveva riportato gravi ferite. La signora si era rivolta alle volontarie perché impossibilitata a curarlo. Si sono subito mosse per il ricovero ed è stato creato un gruppo di “mamme a distanza” per pagare la clinica, il successivo stallo, nonché occuparsi dell’adozione.

Zeno: una volontaria, su segnalazione, aveva salvato un gatto randagio forastico con fratture multiple e vescica neurologica. Ricoverato in una clinica dove gli è stata amputata una zampa e curato; ad oggi è in stallo casalingo per la convalescenza.

Due gattini: una volontaria di Fiano Romano con poche possibilità economiche aveva chiesto aiuto per due micetti che aveva recuperato in pericolo di vita. Entrambi ricoverati immediatamente perché la situazione era molto grave, sono risultati positivi alla parvovirosi. Per fortuna, proprio in questi giorni, sono entrambi guariti. Sono due gatti molto buoni e ancora in cerca di adozione.

Insomma, molto è stato fatto in passato ma molto ancora c’è da fare. Sul sito dell’associazione come sui loro canali social si può scoprire in quanti modi è possibile dare una mano. Come Tana Libero Tutti, però, sono numerosi gli enti a protezione degli animali desiderosi del nostro aiuto. Se vogliamo vedere sempre più storie a lieto fine, molto dipende anche da noi.

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