Cronaca

Legge contro l’omosessualità in Ungheria: Orban non cede “non c’è discriminazione, il provvedimento resta”

Il premier ungherese si difende dall'attacco di 17 leader europei e dei movimenti di opinione

Orban non cede e risponde all’attacco di 17 leader europei e dei movimenti di opinione che manifestano in strada: “Non abbiamo una legge contro l’omosessualità in Ungheria. Abbiamo una legge che difende genitori e bambini. È sempre meglio leggere prima e poi reagire” ha detto il premier ungherese al vertice europeo a Bruxelles.

Orban “La legge ungherese non discrimina gli omosessuali”

Orban ha detto di aver risposto in questi termini ai leader che lo hanno criticato, ed ha ricordato di aver “lottato per la libertà sotto il regime comunista, anche per i diritti gay. Non si tratta di omosessualità“, ha insistito, dicendosi disponibile al confronto. Ma non ritirerà la legge, “già approvata e in vigore“.

Il premier belga contro Orban: “leggi inaccettabili”

Dirò a Orban che le proposte che ha fatto e le leggi che fa votare sono inaccettabili. L’Europa è un progetto di pace, di tolleranza e di diritti, è triste doverlo ricordare“, ha affermato il premier del Lussemburgo, Xavier Bettel, rispondendo ai giornalisti al suo arrivo al Consiglio europeo a Bruxelles.

Il primo ministro, promotore dell’iniziativa firmata da 17 leader europei contro le discriminazioni Lgbt in Europa, ha aggiunto che la scelta di votare alcune leggi appartiene al Parlamento nazionale ungherese, ma l’Europa ha dei valori e non è solo denaro e sovvenzioni, ci sono anche diritti e doveri.

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