Curiosità

La vera sposa fantasma è a Capodimonte: la sposa infelice della Basilica

A Capodimonte, Napoli, vi è la leggenda, legata all’Incoronata del Buonconsiglio, del fantasma della sposa infelice: una storia drammatica che sembra provenire da un recente passato, molto conosciuta quanto triste.


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La sposa fantasma dell’Incoronata del Buon Consiglio di Napoli

Molte leggende di Napoli sono talmente conosciute ed amate tanto da dedicargli itinerari e visite guidate a tema, alla scoperta di presenze occulte dal passato difficile e tormentato, storie di passioni, di amore e di vendette in perfetto stile noir. Di notte, fantasmi si aggirano inquieti fra i luoghi che li hanno resi protagonisti a loro tempo, i cui nomi sono strettamente legati alla vita sociale e popolare di Napoli.

È il caso della sposa fantasma della Basilica di Capodimonte, l’Incoronata del Buon Consiglio, per il popolo napoletano è semplicemente “’a sposa ‘e Capodimonte»” una creatura infelice che compare durante le serate di Primavera sulle scale della Basilica, conosciuta anche come  la Piccola San Pietro.

In attesa del suo futuro sposo, un uomo che non giungerà mai e che lei invano aspetterà sui gradini della chiesa con il volto triste e malinconico coperto dal velo bianco, nella speranza di riuscire un giorno a coronare il suo sogno d’amore.

Chi è la sposa infelice?

Non si conosce il suo nome, né quanti anni avesse quando scomparve. La leggenda del fantasma della sposa ha una triste vicenda, volontà del destino o della scarsa inadeguatezza delle cure sanitarie di quel tempo. Si sa che la fanciulla si ammalò di tisi, tubercolosi, la malattia infettiva più antica in tutta la storia dell’umanità che si diramava in modo rapido fra i ceti più poveri, i quali vivevano in pessime condizioni igieniche e sanitarie, soffrendo di un forte stato di malnutrizione.

L’incidere di questi fattori portava alla TBC, difficile da contrastare che destava timore, pericolo e morte, decimando la popolazione per contagio. Lo stato di salute della promessa sposa, a pochi giorni dalle nozze, iniziò a peggiorare fra febbri e deliri, e, a nulla valsero i tentativi di poterla guarire, tanto che la sua giovane vita si spense il giorno prima del matrimonio, nel dolore dei suoi cari.

All’indomani, il parroco della chiesa al posto di celebrare il lieto evento, fu affranto dalla tragica notizia, mesto nel commemorare il funerale della giovane sposa. I drappi e gli addobbi bianchi cedettero il posto a quelli neri in segno di lutto, fra petali candidi, puri e innocenti.

Quando si manifesta

In alcune serate e sopratutto in Primavera è possibile vederla. La credenza spiega che si fa vedere soltanto dalle ragazze nubili, ferma ai piedi dei gradini dello scalone della Basilica, col volto coperto dal velo bianco, mosso da un misterioso vento sovrannaturale che l’accompagna, come se aspettasse qualcuno, forse il suo sposo che l’accompagni all’altare pronta a dichiarare il suo «si» davanti a tutti. È un’attesa straziante che morde al cuore, una scena triste che si perpetua di anno in anno, nella stessa maestosa chiesa che l’avrebbe dovuta sposarla e coniugarla in matrimonio e che invece si è trasformata per fatalità, nella sua tomba eterna: la cui morte l’ha strappata alla vita con tanta crudeltà.

Nella memoria dei napoletani è ancora vivo il suo ricordo: La sposa infelice a Capodimonte, manifesta la sua volontà di unirsi in matrimonio con il suo sposo, pronta ad aspettarlo per sempre.

La Basilica Madre del Buon Consiglio di Napoli: come arrivare

incoronata del Buoncosiglio

Per chi desidera far visita alla Basilica Madre del Buon Consiglio, può recarsi in via Capodimonte 13, aperta per le messe fino alle ore 18.30. All’interno conserva opere d’arte del ‘600 napoletano e le nobili spoglie delle principesse di Casa Savoia ma l’attrazione più importante è sicuramente «il quadro miracoloso» raffigurante la Madonna del Buon Consiglio.

All’esterno della Basilica in prossimità dell’ingresso è posta una lastra di pietra che ricorda un evento prodigioso. La cultura popolare narra che durante il terremoto dell’80 il busto di marmo della Madonna posto in cima alla facciata, si staccò di colpo, cadde in piedi senza riportare danni a cose o persone.

L’evento scosse la cittadinanza che gridò al «miracolo» anche se in realtà, la statua si frantumò in due parti: il busto della Vergine col Bambino e la testa della Madonna.

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