Cronaca

La Lombardia è zona rossa, restrizioni fino al 3 aprile: a breve il decreto

A breve il decreto: la Lombardia è zona rossa. Restrizioni fino al 3 aprile con ingresso e uscita consentiti solo per motivi gravi di lavoro e famiglia.

Lombardia zona rossa: restrizioni fino al 3 aprile

L’intera Lombardia considerata “zona rossa” è una realtà. L’ingresso nella regione maggiorente colpita dal Covid-19 e in alcune province di Veneto, Emilia Romagna e Piemonte sarà consentito solo per motivi “gravi e indifferibili”, di lavoro o di famiglia.

Chi potrà muoversi?

Per ora non è chiaro quali siano le “esigenze lavorative indifferibili” che potrebbero riguardare esclusivamente una piccola parte di lavoratori, ad esempio coloro che sono impiegati nelle strutture ospedaliere. Si attendono, in questo senso, aggiornamenti nelle prossime ore. A prevedere il blocco è il decreto che sarà ufficializzato da qui a poche ore dal Governo italiano.

Fermare il contagio

Lo scopo è quello di “fermare il contagio”. Le restrizioni dovrebbero restare in vigore almeno fino al 3 aprile, le limitazioni per la “zona di sicurezza” sono strettissime. Verranno sospese attività sciistiche ed eventi pubblici. Ma resteranno chiusi anche musei, palestre, piscine e teatri.Ristoranti, bar e attività commerciali. Per ristoranti e bar si dovrà rispettare un metro di distanza tra un tavolo e l’altro, pena la sospensione dell’attività.

Tutto chiuso

Anche scuole e università saranno chiuse fino al 3 aprile. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati.

Norme di sicurezza

Nei giorni feriali, il gestore dei richiamati esercizi deve comunque garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le richiamate strutture dovranno essere chiuse.

Quali esercizi resteranno aperti?

La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.

Stop agli aventi pubblici

Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.

Il lavoro

Si invitano inoltre i lavoratori, laddovve possibile, ad espletare le loro funzioni da casa, e a limitare la mobilità interna alle “zone di sicurezza”.

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