Cronaca

L’Università riparte: aule dimezzate e app per prenotare le lezioni

Le Università d’Italia ripartono, ma con notevoli limitazioni: le linee guida che sono state trasmesse ai rettori dei vari atenei del Paese e prevedono aule a numero chiuso, con capienza ridotta del 50 per cento, didattica mista e mascherine obbligatorie sempre.

Università, la ripartenza

Per andare a lezione sarà necessario la prenotazione attraverso un’apposita app. Una volta esauriti i posti, dimezzati per esigenze di distanziamento, chi rimarrà fuori seguirà da casa.

Le parole del ministro per l’Università

“L’università torna in aula e l’indicazione è quella di privilegiare le matricole in questo rientro”. Lo assicura il ministro per l’Università, Gaetano Manfredi che dichiara che è anche “il massimo che si può fare oggi”, perché “la ripresa dell’attività didattica non poteva prescindere dalla necessita’ di convivere con la pandemia”. Poi Manfredi spiega: “Ci sono università prestigiose come quelle inglesi e Harvard che continueranno con le lezioni a distanza. Noi abbiamo raggiunto un equilibrio tra l’esigenza della riapertura e la sicurezza” E assicura: “L’università ripartirà con le aule tutte piene”.

Intanto per Manfredi un ritorno in università “è un segnale di ripartenza” e, al tempo stesso – spiega il titolare del dicastero – “dovevamo venire incontro ad esigenze diverse, come quelle dei fuorisede che potranno avere difficoltà a muoversi o degli studenti stranieri”. Per Manfredi l’importante comunque “era garantire a tutti la continuità didattica, così come e’ stato fatto a distanza durante il lockdown. Di qui la scelta di una didattica mista che riporta gli studenti in aula, perchè questo è il senso dell’università, dando anche l’opportunità di seguire le lezioni”, conclude.

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