Cronaca

Lutto nel mondo della musica: è morto Erriquez, volto e anima della Bandabardò

L'artista combatteva da tempo contro un tumore

La musica italiana perde un altro grande esponente. Si è pento all’età di 60 anni, nella sua abitazione di Fiesole, Enrico Greppi, in arte Erriquez, volto della Bandabardò. A dare la triste notizia è stato il manager Francesco Barbaro. L’artista combatteva da tempo contro il cancro. Con la Bandabardò aveva da poco festeggiato i 25 anni di carriera con un evento al Mandela Forum di Firenze.

Morto a 60 anni Erriquez, lottava da tempo contro un tumore

Il più scatenato, roboante e colorato gruppo folk italiano in attività“, si legge aprendo il sito ufficiale della band, ed Erriquez rappresentava questo spirito. Sin dalla nascita della Bandabardò, nel 1993, il gruppo era sempre rimasto fedele a se stesso e ai suoi ideali, diventando un punto di riferimento della scena musicale degli anni ’90 e non solo, tanto che ancora oggi il coro ‘Se mi rilasso collasso’ continua a essere cantato da diverse generazioni.

Molto riservato ma solare, Erriquez si è anche battuto da sempre nel sociale sposando le cause dei più deboli. “Salutiamo con gratitudine un guerriero generoso e un grande Poeta“, le parole commosse della sua famiglia.

La vita e la carriera di Enrico Greppi

Nato in Toscana, Greppi aveva vissuto prima a Bruxelles e in seguito in Lussemburgo. Aveva cominciato a studiare musica molto presto con 4 anni di conservatorio e 6 di violino, strumento poi abbandonato per dedicarsi al basso.

Il suo primo gruppo, con il fratello alla batteria ed il migliore amico alla chitarra furono i GGR, un acronimo che indicava le iniziali dei cognomi dei componenti. Il gruppo ha breve vita, ma ottiene l’effetto di persuadere Erriquez ad abbandonare il basso per dedicarsi da autodidatta alla chitarra.

Gli studi universitari e i Vidia

A 19 anni Erriquez fece ritorno in Italia e tentò la carriera universitaria a Firenze, prima in Economia e commercio e poi in Scienze politiche. Nel frattempo creò un nuovo gruppo musicale, i Vidia di cui fu cantante e chitarrista oltre che autore dei testi in italiano in un periodo come il 1985 in cui il rock era quasi totalmente in lingua inglese.

Sotto la guida di Erriquez il gruppo venne notato da Gianni Maroccolo, all’epoca nei Litfiba, che decise di produrli. Il primo disco, a detta dello stesso Erriquez, non fu granché ma vendette 5.000 copie regalando al gruppo la prospettiva di un secondo disco seppure con la sollecitazione, da parte della casa discografica, ad aprirsi ad un genere più commerciale. Sotto questa pressione la band presto si divise con Erriquez, supportato dallo stesso Maroccolo, da un lato, ed il resto della band dall’altro.

La Bandabardò

Rimasto solo, Erriquez accetta l’offerta di Maroccolo di partecipare al tour di Andrea Chimenti, conosce Alessandro Finazzo, detto Finaz, chitarrista elettrico con il quale creò la mitica Bandabardò.

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