Cronaca

Vicenza, teneva i bimbi a testa in giù per punizione: maestra condannata

Una maestra è stata condannata a due mesi di reclusione perché teneva bambini testa in giù per punizione. L’insegnante di una scuola elementare di Valdagno, in provincia di Vicenza, nel maggio di tre anni fa aveva preso per i piedi e sballottati a testa in giù e afferrati per il collo e sbattuti contro un tavolo due alunni. Nelle scorse ore è arrivata la condanna a due mesi di reclusione (sospesi) per abuso di mezzi di correzione. La donna inoltre dovrà riconoscere un risarcimento di 6mila euro per le famiglie di due suoi alunni di 8 anni.

Maestra teneva i bambini a testa in giù per punizione: condannata

Il 5 maggio del 2017  – stando alle accuse mosse dalla Procura in base alla segnalazione dei genitori che si erano rivolti all’allora dirigente scolastico – la maestra avrebbe preso di mira tre alunni. Pare che avrebbe “afferrato per il collo” un bimbo di 6 anni “e dopo averlo disteso su un banco” gli avrebbe “puntato contro una seggiolina”. Arrivando a dieci centimetri dal suo volto, stando a quanto racconterà poi il bimbo a casa, con quella sediolina che temeva potesse colpirlo o franargli addosso da un momento all’altro. E ancora l’insegnante avrebbe “afferrato per le caviglie” gli altri due, di 6 e 7 anni, “sollevandoli da terra a testa all’ingiù e scuotendoli”.

I precedenti

Negli ultimi 10 anni la donna è stata condannata tre volte con la medesima accusa, ovvero abuso dei mezzi di correzione. Nel 2010 fu accusata di aver messo il nastro adesivo sulla bocca dei suoi alunni di quarta elementare (alla Borne di Valdagno), di aver preso a schiaffi un bimbo indisciplinato e di aver tagliato i capelli a un altro ma l’inchiesta venne archiviata per prescrizione.


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