Inchiesta

La mafia siciliana: clan e famiglie piĆ¹ potenti in Sicilia

[titolo_paragrafo]Mafia a Caltanissetta[/titolo_paragrafo]

La provincia nissena, insieme a quella di Enna, risente piĆ¹ di altre della crisi economica e della carenza di posti di lavoro. Le peculiaritĆ  del territorio, a vocazione prevalentemente agricola, si riflettono sulle caratteristiche delle consorterie locali, che si connotano, ancora oggi, come un fenomeno a sostanziale caratterizzazione agro-pastorale. Lā€™endemica e perdurante carenza di opportunitĆ  di lavoro ha favorito, in tale contesto, lā€™insediamento della criminalitĆ  organizzata, che si manifesta in tutti gli aspetti legati al controllo della manodopera, al monopolio di settori imprenditoriali ed al reinvestimento di capitali illeciti.

Anche lā€™abitato di Gela, il comune piĆ¹ popoloso della provincia, pur possedendo le potenzialitĆ  per diventarne il cuore economico, risulta invece un serbatoio di manovalanza criminale composta da giovani, anche minorenni, attratti dallā€™illusione di facili guadagni. Non a caso, dal territorio gelese promana unā€™ulteriore consorteria mafiosa, la stidda, che, sebbene disgiunta da Cosa nostra, ne riproduce modelli organizzativi e metodologie criminali. Il ristretto numero di omicidi registrati nel semestre e riconducibili a dinamiche mafiose si inscrive nella generale tendenza di limitare al massimo lā€™attenzione investigativa e quella dellā€™opinione pubblica. Lā€™interesse delle consorterie ĆØ rivolto, invece, allā€™infiltrazione silente nei settori produttivi, al reimpiego dei guadagni illeciti ed allā€™accaparramento di fondi e risorse assegnati dalle pubbliche amministrazioni, i cui apparati rappresentano lā€™obiettivo irrinunciabile nel quale tentare di incunearsi.

Per quanto concerne lā€™architettura delle consorterie, diversamente da quanto si registra per le province della Sicilia occidentale, ove i sodalizi sono territorialmente caratterizzati da confini ben definiti, in provincia di Caltanissetta le famiglie e le altre consorterie tendono ad assumere contorni piuttosto fluidi e ad ampliare lo spazio originario, espandendo la propria influenza, ad esempio, nella vicina provincia di Enna. Resta tuttavia invariata la suddivisione di massima sui quattro storici mandamenti: Vallelunga Pratameno e Mussomeli, (questā€™ultimo anche detto del Vallone) nella parte settentrionale; Gela e Riesi nellā€™area piĆ¹ meridionale: I due mandamenti che insistono nella parte settentrionale risentono della consolidata influenza della famiglia MADONIA e, sebbene colpiti dallā€™azione investigativa di contrasto, sembrano comunque pronti ad operare ristrutturazioni e riorganizzazioni dei propri assetti.

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Francesco Piccolo

Giornalista professionista, direttore del network L'Occhio che comprende le redazioni di Salerno, Napoli, Benevento, Caserta ed Avellino. Direttore anche di TuttoCalcioNews e di Occhio alla Sicurezza.

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