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Malcom & Marie, il film bianco e nero girato durante la pandemia con John David Washington e Zendaya Coleman è su Netflix

Su Netflix arriva Malcom & Marie, un film in bianco e nero girato durante la pandemia che ha come protagonisti un regista (John David Washingthon) e la sua compagna (Zendaya Coleman)

Su Netflix arriva Malcom & Marie, un film in bianco e nero girato durante la pandemia da Covid – 19. Al centro della trama del film c’è un regista (John David Washington) che ha appena vissuto la serata più importante della sua vita: la première del suo film è stata un successo e ora si prepara a festeggiare insieme alla sua compagna (Zendaya Coleman). Una volta arrivati a casa, però, i due inizieranno a litigare in maniera sempre più feroce.

Malcom & Marie: il film girato durante il Covid

Malcom & Marie è uno dei primi film realizzati in piena pandemia da Covid-19. Il film, infatti, è stato girato tra fine giugno e inizio luglio dello scorso anno, all’interno di un’unica grande proprietà in California, in totale segreto ma con le approvazioni dei sindacati degli attori, registi e sceneggiatori americani.

Malcom & Marie: la trama del film in bianco e nero

Malcolm & Marie è un film in bianco e nero che guarda al cinema d’autore francese, in particolare a quello della Nouvelle Vague all’inizio degli anni ’60.

È l’una di notte, Malcolm, un regista, e Marie, un ex-attrice con un passato da tossicodipendente, sono appena tornati a casa dopo una prèmiere del nuovo film di Malcolm. Il regista è su di giri, la proiezione è andata bene, i critici sembrano aver apprezzato l’opera. È la sua miglior serata. Balla per casa sulle note di James Brown, mentre Marie prepara in velocità maccheroni al formaggio, tradendo un nervosismo interiore che non può non esplodere. È l’inizio di un litigio tra i due, a tratti molto violento intervallato da brevi momenti di pausa, di riavvicinamento, di passione.

Il trailer del film



Malcom & Marie: una lite che va oltre lo schermo

L’ispirazione del soggetto è nata per Sam Levinson da un’esperienza vissuta: durante una première del suo bel film precedente, «Assassination Nation», si era dimenticato di ringraziare la moglie, scatenando di lì a poco una vera e propria lite coniugale.Tra i principali pregi di questo lavoro c’è proprio il fatto di risultare realistico e credibile, con dialoghi ben scritti e ben gestiti da due protagonisti decisamente in parte: Zendaya, sempre più lanciata nel panorama hollywoodiano, e John David Washington, diventato una celebrità dopo «Tenet» di Christopher Nolan.

Gli eccezionali John David Washington e Zendaya

Potrebbero sembrare troppi i 100 minuti quasi unicamente dedicati al dialogo di stampo teatrale, se non fosse che John David Washington e Zendaya riescono nell’impresa quasi impossibile di rendere il tutto assolutamente appassionante e realistico.

È grazie ai primissimi piani che, oltre a ciò che viene pronunciato, possiamo indagare anche su quello che non dicono. Lo spettatore si trova così non solo di fronte a due interpretazioni veramente eccezionali, di gran talento, specie considerando la giovane età (soprattutto di Zendaya Coleman, che a 24 anni, è capace di una prova di grande maestria), ma anche a due personaggi che, in qualche modo, pur parlando del mondo del cinema e di un mondo a noi così distante, riescono a colpire una zona comune a tutti noi. 

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