Margot Sikabonyi, nota sullo schermo per il ruolo di Maria in Un medico in famiglia, ha intrapreso un percorso personale significativo dopo la fine della sua avventura nella serie. Dopo nove stagioni, l’attrice ha scelto di distaccarsi dalla vita frenetica del set e riconnettersi con la natura. Scopriamo tutti i dettagli.
Margot Sikabonyi: Dallo schermo all’insegnamento dello yoga
Oggi, oltre a insegnare yoga, parla sui social di temi come la centratura e il benessere interiore, un viaggio che ha definito cruciale per il suo equilibrio psicologico. “Non trovavo gioia in niente“, confessa. “Il mio percorso yogico è stato fondamentale. Ricordo bagni di calendula in cui ho avuto rivelazioni”.
Il percorso di Margot è stato anche segnato da un intenso rapporto con Pietro Sermonti, il suo collega sul set di Un Medico in famiglia, noto per il ruolo di Guido Zanin. La loro relazione, che è durata sei anni, è stata caratterizzata da momenti di grande passione ma anche di conflitto. “Con Pietro ho vissuto anni tormentati, giravo scene romantiche quando avrei voluto dargli capocciate“, rivela l’attrice. Nonostante l’intensità della loro relazione, Margot ha dovuto affrontare anche la perdita, con la morte del padre che l’ha colpita duramente durante le riprese.
Dopo la relazione con Pietro, Margot ha avuto due figli, Bruno e Leonardo, dal suo ex marito Jacopo Lupi. La separazione è stata un momento difficile: “Il divorzio è stato il momento più duro della mia vita, ho dovuto affrontare la responsabilità di non fingere che tutto andasse bene“.
Negli anni successivi, Sikabonyi ha dedicato il suo tempo alla ricerca di un equilibrio interiore, viaggiando per il mondo e approfondendo pratiche olistiche, in particolare lo yoga. “Ho incontrato sciamani alle Hawaii e ho praticato yoga a Bali, integrando meditazione e sciamanesimo”.
Le sue esperienze l’hanno portata a esplorare la psicoterapia bioenergetica, che si concentra sulla connessione tra corpo e mente. Durante questo percorso, Margot ha sperimentato anche visioni angeliche, che l’hanno accompagnata nei momenti di maggiore fragilità. “Ho iniziato a pregare in chiesa, sentendo una presenza forte che mi proteggeva”.
Attraverso lo yoga e la spiritualità, Margot ha ritrovato una nuova dimensione di sé, lasciandosi alle spalle i tormenti del passato e aprendo il cuore a nuove esperienze di vita. La sua trasformazione, che l’ha portata a diventare insegnante, è un esempio di resilienza e ricerca di autenticità.
