Cronaca

La storia di Mario da Biella: regala il giubbotto al suo ladro infreddolito

Bella storia di umanità che arriva da Biella, a raccontarla sono due uomini, Mario e un 46enne marocchino, incrociatisi nella maniera più sbagliata, quella di un furto. Poi però la commozione prende il sopravvento su tutto il resto.

Mario, autista d’autobus, scopre il furto del giubbotto

Mario, 53enne autista della linea Atap che da Cossato porta a Biella, durante il suo orario di lavoro, poggia il giubbotto su una fila di sedili dell’autobus. Quando scopre il furto del suo giubbotto è ormai tardi pur intravedendo il ladro, non ha modo rincorrerlo. Non c’è nulla di valore nelle tasche se non le chiavi di casa e il telecomando dell’auto.

I due ritrovano faccia a faccia

La storia inizia da qui. Ad una delle fermate successive dello stesso autobus, Mario riconosce il ladro e la sua stessa giacca che l’uomo ha in dosso. Chiama prontamente i carabinieri che lo fermano e qui inizia un’altra storia fatta di precarietà e delle rigide temperature del nord Italia. L’uomo, un marocchino di 46 anni, racconta tra le lacrime, le ristrettezze economiche nelle quali si è trovato e del freddo patito in una primavera che c’ha ripensato.

Al che l’unico pensiero di Mario ora è recuperare chiavi e telecomando dell’auto che, fortunatamente, il 46enne ha ancora con sé. Finisce così, un abbraccio, nessuna denuncia e il regalo del giubbotto. Una bella storia di integrazione.

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