Guerra

Mariupol, i russi lanciano un ultimatum ai militari ucraini: “Arrendetevi e vi salverete”

Il Governo ucraino però ha negato loro di farlo. Alle 5 di questa mattina "scadeva" l'offerta

Mariupol, i russi lanciano un ultimatum ai militari ucraini: “Arrendetevi e vi salverete”. Nella città portuale, oramai conquistata dai russi, sono rimasti tra i 2.500 e i 1.500 combattenti ucraini, tra marines e militari di Azov.

Kiev però li obbliga a rifiutare

Il capo del Centro di controllo della Difesa nazionale della Federazione russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev ha offerto ai 1.500 difensori superstiti di Mariupol, intrappolati nell’acciaieria Azovstal, di arrendersi e avere salva la vita. Alle 6 scadeva tale offerta, corrispondente alle ore 5 del mattino italiane. Il presidente Zelensky però aveva costretto loro a rifiutare, lasciandoli alla violenza dei russi. Al momento si attendono aggiornamenti.

Putin collaborerà alle indagini

Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin si è detto disponibile a collaborare sui presunti crimini di guerra. Mosca sostiene che essi siano una montatura degli ucraini per screditarli agli occhi del mondo. Anche il giornalista italiano di guerra Toni Capuozzo aveva espresso dubbi sulla veridicità di tali immagini.

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