Cronaca

Coronavirus, l’epidemiologo: “Mascherine saranno necessarie finché non avremo un vaccino”

Le mascherine per il coronavirus serviranno finché non verrà trovato un vaccino. Lo afferma Pierluigi Lopalco, professore dell’università di Pisa e consulente per l’emergenza coronavirus in Puglia.

Mascherine per il coronavirus necessarie fino al vaccino, parla l’esperto

Intervenuto ai microfoni di Fanpage, l’epidemilogo ha spiegato: “Servono con una certa urgenza studi siero-epidemiologici. I modelli mi dicono da 2 a 15 milioni italiani hanno contratto il virus? Io voglio sapere dove sono, in quali fasce di età, in quali regioni. Perché questo è elemento di conoscenza importantissimo per pianificare la ripresa delle attività.

Inoltre il numero di morti prevenuto, sono dei numeri spaventosi che sottolineano l’importanza delle misure prese dal governo italiano e soprattutto sono un cubitale warning, segnale di attenzione e di estrema cautela da tenere presente nel momento in cui si decida di diminuire le misure di contenimento e di distanziamento sociale”.

Attesa per il vaccino

“Le misure di distanziamento sociale non saranno abolite, noi non abbiamo il vaccino quindi dobbiamo sempre tenere sotto controllo la trasmissione del virus perché la trasmissione non si potrà interrompere altrimenti. Il discorso è semplice e significa ad esempio che se noi dovremmo entrare in un locale molto affollato come la metropolitana dovremmo portare la mascherina, è una misura, e finché non avremmo un vaccino non potremmo farne a meno. Non arriverà mai il momento in cui diciamo stop, tutti fuori come prima. Questo potrà avvenire solo e soltanto quando avremo un vaccino che avrà messo in sicurezza la popolazione.

Serve una strategia complessa, fatta di tante misure, fra cui quella banalissima e irrinunciabile di portare tutti le mascherine se ci avviciniamo a meno di un metro da un’altra persona. Ovviamente non servono per fare jogging in solitaria o andare in auto. Ma dovremmo abituarci a portarle. Anche in spiaggia? Dovremmo vedere come si comporta il virus col caldo, con il vero caldo, non ho grandi speranze su questo, e comunque vada non riesco a immaginarmi in nessun caso nemmeno in una spiaggia una folla di gente. Dovremmo immaginare un modo di goderci l’aria fresca senza ammassarci. Dobbiamo capire che non potremo per i prossimi mesi stare appiccicati l’uno all’altro”.

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