Cronaca

Matteo Messina Denaro: cosa c’entra il boss con la scomparsa di Denise Pipitone

Cosa c’entra Matteo Messina Denaro con la scomparsa della piccola Denise Pipitone? L’amica e compagna di chemioterapia lo invita a collaborare e di aiutare tutte quelle persone che possono averne bisogno. Come per esempio “Denise Pipitone, può dare un grande aiuto a quella famiglia che sta cercando la verità sulla bimba sparita”.

Matteo Messina Denaro e la scomparsa di Denise Pipitone: cosa c’entra

Questo è l’appello della donna a Non è l’Arena di Massimo Giletti. Che ieri ha anche mandato in onda una serie di audio sulla malattia dell’Ultimo dei Corleonesi. Lui “per quello che gli viene attribuito possa e debba sapere cosa può essere accaduto a quella famiglia. Potrebbe redimere le sue colpe aiutandoli. Questa è una preghiera che gli farei”, afferma l’amica.

L’appello di Piera Maggio

“Se è vero che Matteo Messina Denaro controllava tutta la provincia di Trapani, è impossibile che non sappia cosa sia accaduto a Mazara del Vallo, chi ha rapito nostra figlia, che non conosca i responsabili di un gran movimento ovunque di investigatori che sicuramente gli ha creato fastidio. Siamo stati sempre convinti di questo, non perché lo riteniamo responsabile direttamente del rapimento, ma perché non si muoveva una foglia senza che non lo sapesse”, si legge nell’appello lanciato da Piera Maggio.

L’ipotesi

Nel 2004 Messina Denaro aveva appena iniziato la sua corrispondenza con l’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino. Il quale agiva in collaborazione con i servizi segreti del Sisde. Con l’obiettivo di far costituire il boss, secondo quanto ricostruito negli anni e nelle indagini. Nella corrispondenza non ci sono accenni al caso Pipitone. Qualche anno prima gli inquirenti avevano scoperto il suo rapporto con Maria Mesi, che Diabolik chiamava Tecla.

E con la quale trascorse alcuni mesi della latitanza ad Aspra, vicino a Bagheria in provincia di Palermo. Ma è vero che i boss in generale hanno sotto controllo quello che succede nel loro territorio. E spesso sono in grado di ricostruire fatti accaduti in quei luoghi grazie alla rete di informatori sul territorio. L’ipotesi che Messina Denaro sappia qualcosa del destino di Denise Pipitone non è campata in aria. Anche se in questi anni non è mai emerso il coinvolgimento di Cosa Nostra nel caso.

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