CronacaPolitica

Mattia Santori in campo con il Pd, il nuovo obiettivo del Movimento delle sardine

Mattia Santori della Sardine candidato Pd al Comune di Bologna in vista delle elezioni amministrative in programma ad ottobre

Alla fine Mattia Santori sarà un candidato del Pd. Il leader del movimento della Sardine, infatti, ha comunicato la sua candidatura a Bologna sotto l’insegna del partito. “È una mia scelta che è stata condivisa nel comitato esecutivo e che rispecchia una linea nazionale che da tempo stiamo seguendo”, ha dichiarato Santori. In un lungo post pubblicato sulla pagina Facebook delle Sardine, Santori spiega la sua scelta e respinge le critiche. “Vi diranno che siamo schiavi del Pd”, scrive, ma “la verità è che hanno paura”.

Bologna, Mattia Santori della Sardine candidato per il Pd

Le Sardine “diventano grandi e invitano i giovani” a “metterci la faccia“. Gli obiettivi del nuovo corso del movimento sono tanti. Tra i principali dichiarati da Santori c’è quello di restare “indipendenti”, ma sostenere il progetto Agorà (la mozione dell’ex segretario Nicola Zingaretti che si chiamava Piazza Grande).

Poi le Sardine vogliono porsi come interlocutore del Pd, magari fino a influenzarne il percorso: “Il Pd si sta aprendo all’esterno e sta proprio alle forze esterne decidere da che parte tirarlo”, dichiara Santori. E infine: “Bisogna dare una sveglia al centrosinistra nazionale. Dobbiamo presidiare le istituzioni politiche”.

La storia di Mattia Santori e del Movimento delle Sardine

Movimento delle sardine, anche noto semplicemente come Le Sardine o 6000 sardine e ufficialmente denominato Associazione 6000 sardine E.T.S., è un movimento di attivismo politico italiano. Mattia Santori ne è fondatore e leader.

Il movimento è nato a Bologna nel novembre del 2019 durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio 2020, dichiarandosi in opposizione al populismo e al sovranismo che caratterizzano alcuni partiti della destra italiana, che in quel momento si trovavano all’opposizione in Parlamento, pur risultando in testa ai sondaggi politici d’opinione.

Il richiamo alla sardina, simbolo del movimento che viene esibito dai militanti in occasione delle proprie manifestazioni, deriva dalla locuzione “stretti come sardine”, intendendo quindi richiamare il desiderio di riempire il più possibile le piazze, ma si riferisce anche alla caratteristica di questi pesci, i quali, piccoli ed indifesi, si muovono in gruppo con forza.

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