Curiosità

Meglio vivere in una casa di proprietà o in affitto?

Le statistiche parlano chiaro: in Italia la percentuale di persone che ha una casa di proprietà è molto più alta della gran parte degli altri paesi in giro per il mondo, tranne che in Spagna

Le statistiche parlano chiaro: in Italia la percentuale di persone che ha una casa di proprietà è molto più alta della gran parte degli altri paesi in giro per il mondo, tranne che in Spagna. Con dei numeri così eloquenti è facile capire quale sia l’orientamento dell’italiano medio in merito alla scelta tra casa di proprietà e casa in affitto. Quello degli immobili è sempre un mercato molto vivo, in particolare proprio dal punto di vista della vendita, tant’è che anche il corollario di servizi si sta evolvendo e ora tante persone che vogliono vendere casa si affidano a un’agenzia a commissione fissa, che permette al venditore di risparmiare qualcosa sui costi generali di cessione.

Gli scenari lavorativi sono in continuo mutamento, e le difficoltà di accesso a un certo tipo di finanziamento, soprattutto per quei lavoratori con meno tutele e contratti atipici, sono evidenti e attualmente non permettono a queste persone di prendere in considerazione l’acquisto di una casa. Ma in molti invece scelgono di proposito di vivere in affitto per tutta una serie di motivi.
Ecco i pro e i contro dell’una e dell’altra opzione.

Mutuo vs affitto

Inutile girarci troppo attorno, l’aspetto economico è quello che fa la differenza. Acquistare casa costa e bisogna avere tanti soldi da parte da integrare con un mutuo che ci accompagnerà per chissà quanti anni. Inoltre anche le spese per le provvigioni dovute al mediatore immobiliare contribuiscono ad aumentare l’esborso finale.

Decidere di vivere in affitto non comporta esborsi iniziali considerevoli (solo la caparra iniziale, ma si tratta di somme molto meno importanti di un anticipo per l’acquisto di una casa), ma prevede una spesa mensile costante, proprio come succede per un muto. Si tratta però di una somma che non sarà in grado di generare un vantaggio come succede col pagamento del mutuo. La libertà di spostamento nel caso in cui la casa in cui abbiamo vissuto negli ultimi anni è sicuramente più ampia per la locazione, visto che per vendere una casa serve tempo.

Dal punto di vista dell’entità dei costi ricorrenti difficile trovare delle differenze nette tra un canone di locazione e un mutuo, dipende molto dal tipo di casa che sceglie e da quanti soldi vengono chiesti in prestito. La tendenza va comunque verso l’aumento dei primi, e un abbassamento dei tassi per i secondi.

Libertà di sfruttamento e personalizzazione degli spazi

La seconda differenza di rilievo riguarda la libertà di fare quello che vogliamo all’interno della propria casa. In una casa di proprietà questo aspetto è massimo, nel senso che il proprietario potrà personalizzare il proprio spazio abitativo come meglio crede, senza dover chiedere nulla a nessuno (se non le autorizzazioni previste al comune, nei casi di lavori più invasivi). In una casa in affitto, invece, bisognerà o adeguarsi alle scelte fatta dal locatore, oppure bisognerà chiedere allo stesso il permesso di intervenire, anche per lavori di mantenimento, come l’eliminazione di mensole o una semplice passata di tinta sulle pareti. Spesso i proprietari delle case cedute in affitto non consentono la permanenza di animali domestici, e spesso anche i bambini non sono visti di buon occhio.

Flessibilità o responsabilità?

Con l’acquisto di una casa arrivano anche tutta una serie di responsabilità. Ogni problema inerente l’immobile deve essere risolto dal proprietario, e spesso può trattarsi di costi non da poco. Se si è bravi coi lavoretti casalinghi, è possibile risparmiare i soldi per gli interventi di tecnici e professionisti di vario tipo, altrimenti per ogni piccolo problema saranno dolori.

Al contrario, chi è in affitto non deve farsi carico di questo tipo di spese, limitandosi a quelle ordinarie. Quindi meno responsabilità e più flessibilità, ma quest’ultima in alcuni casi potrebbe essere un fattore penalizzante. Chi vive in affitto, magari nella stessa casa per tanti anni, potrebbe ritrovarsi davanti alla decisione del locatario di vendere la casa. In questi casi bisognerà far buon viso a cattivo gioco e trovare un’alternativa in poco tempo, sobbarcandosi le seccature di un trasloco inatteso e quasi sempre indesiderato.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio