Cronaca

Studenti scomparsi in Messico: arrestato l’ex procuratore

Svolta nel caso degli studenti scomparsi in Messico.  Sono 64 i mandati di arresto emessi a seguito della pubblicazione del rapporto

Svolta nel caso degli studenti scomparsi in Messico.  Sono 64 i mandati di arresto emessi a seguito della pubblicazione del rapporto reso noto dalla Commissione messicana per la Verità e l’Accesso alla giustizia. Secondo le carte preliminari gli studenti di Ayotzinapa scomparsi nel nulla nel settembre del 2014 furono uccisi in una vera e propria “strage di Stato”.

Studenti scomparsi in Messico, svolta nel caso

L’accusa coinvolge 20 responsabili dell’esercito e 44 appartenenti alle forze dell’ordine. In carcere anche l’ex procuratore generale Jesus Murillo Karam, all’epoca incaricato di indagare sulla sorte degli studenti ‘desaparacidos’.
Mandati d’arresto anche per 14 persone legate al cartello criminale ‘Guerreros Unidos’.

La Commissione per la Verità, istituita nel 2018, ha concluso che le autorità sono state conniventi ed erano al corrente del destino dei giovani.

I fatti

Il 26 settembre di otto anni fa 43 studenti della scuola normale Isidro Burgos di Ayotzinapa furono rapiti e poi fatti sparire. I ragazzi, che facevano parte di un gruppo più nutrito di circa un centinaio di giovani, erano intenzionati a partecipare alla manifestazione che, da oltre 40 anni, commemorava la strage di Tlatelolco del 2 ottobre del 1968.

Per farlo, come ogni anno, avrebbero preso dei bus senza autorizzazione per poi, da prassi, restituirli. Ma quei ragazzi non arrivarono mai a destinazione: secondo quanto è stato ricostruito dalle indagini, furono infatti inseguiti e bloccati dalle forze dell’ordine e di loro non si trovò più traccia.

Una vicenda intricata, fatta di depistaggi e prove costruite ad arte tese a dimostrare come gli studenti furono uccisi dal Cartello dei Guerreros Unidos. Una tesi a cui le famiglie delle vittime non hanno mai creduto.

Secondo la Commissione internazionale di esperti, costituita in seguito allo sdegno internazionale per quanto successo, in quella terribile notte, tra il 25 e il 26 settembre del 2014, i 43 studenti furono in realtà intercettati e fatti sparire nel nulla da diverse forze di polizia e Esercito.

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