Cronaca

Michela Murgia ha un tumore al quarto stadio: “Mi restano mesi di vita”

Michela Murgia ha un tumore al quarto stadio, con metastasi “già nei polmoni, nelle ossa, al cervello”. E per questo un’operazione “non avrebbe senso”. A rivelarlo è la stessa scrittrice al Corriere della Sera dove, in un’intervista ad Aldo Cazzullo, spiega di avere ormai “mesi di vita“.

Michela Murgia ha un tumore al quarto stadio: la rivelazione

50 anni, Murgia spiega di aver quindi deciso di sposarsi “perché lo Stato chiede un ruolo” e che “mio marito saprà cosa fare”. Intanto, mentre si sta sottoponendo a una “immunoterapia a base di biofarmaci” per rallentare la malattia, la scrittrice ha comprato una nuova casa “con dieci letti dove la mia famiglia queer può vivere insieme”.

Murgia spiega che già nel 2014, quando era candidata alla presidenza della Regione Sardegna, le era stato diagnosticato un cancro al polmone ma di non averne parlato perché “non volevo pietà“. Ora il cancro “è partito dal rene, ma a causa del covid avevo trascurato i controlli“. “Non si torna indietro – spiega alle pagine del Corsera -, ma non ho paura della morte”.

Chi è Michela Murgia

Nata a Cabras, in Sardegna, il 3 giugno del 1972, Michela Murgia è una scrittrice, blogger, drammaturga, critica letteraria e opinionista televisiva italiana, autrice del romanzo Accabadora vincitore dei premi Campiello, Dessì e SuperMondello.

Di formazione cattolica, è stata animatrice nell’Azione Cattolica come referente regionale del settore giovani. Ha ideato uno spettacolo teatrale rappresentato nella piana di Loreto al termine del pellegrinaggio nazionale dell’Azione Cattolica del settembre 2004, al quale ha assistito anche Papa Giovanni Paolo II.

Aveva un blog, Il Mio Sinis, nel quale descriveva, anche con fotografie, la penisola del Sinis. Nel 2007 è già, con un suo scritto, tra i 42 scrittori riuniti da Giulio Angioni in Cartas de logu: scrittori sardi allo specchio. Nel 2008 pubblica per Einaudi Viaggio in Sardegna, una guida letteraria a luoghi meno noti dell’isola. Nel 2009 pubblica, sempre per Einaudi, il romanzo Accabadora, una storia che intreccia nella Sardegna degli anni cinquanta i temi dell’eutanasia e dell’adozione. Il romanzo è uscito in traduzione tedesca nel 2010 per l’editore Wagenbach. Nel 2011 il free climber Maurizio Zanolla, in arte Manolo, ha intitolato al romanzo Accabadora un settore di arrampicata a Gutturu Cardaxius, da lui aperto in Sardegna con Bruno Fonnesu

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