Il 14 novembre del 1952 nasce Michele Cucuzza, storico conduttore del Tg e de La vita in diretta
Occhi blu, animo gentile, e una carriera da giornalista che ha cambiate le carte in tavola in casa RAI: stiamo parlando dell’affasciante Michele Cucuzza
Michele Cucuzza è un giornalista, conduttore televisivo e conduttore radiofonico. È uno dei volti più popolari italiani, conosciuto ai più per essere stato al timone de “La Vita in Diretta” e “La Posta del Cuore”.
È celebre per l’esclamazione «Ciao, Michele!» che le sue inviate a “La vita in diretta” era solite rivolgergli per introdurre il loro collegamento. Ma nel 2020 lo vediamo all’interno della Casa del Grande Fratello Vip. Conosciamolo meglio!
14 novembre 1952: nasce Michele Cucuzza, noto giornalista italiano
Michele Cucuzza nasce a Catania il 14 novembre del 1952. Laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1979, esordisce a Milano a Radio Popolare, storica emittente milanese. Approda in Rai nel 1985, dove realizza più di mille servizi per i telegiornali della rete. Inquadrato infatti nella redazione cronaca del TG2, realizza continuamente servizi e collegamenti in diretta su fatti di attualità in Italia e all’estero, fra cui, memorabili, i funerali della principessa Diana e, da Calcutta, i funerali di Madre Teresa.
In precedenza aveva però già realizzato servizi nell’Europa dell’est nel periodo della caduta del muro (Polonia, Ungheria, ex Cecoslovacchia), in Arabia Saudita dopo l’invasione del Kuwait e negli Stati Uniti all’epoca della prima campagna elettorale che si concluse con la vittoria di Clinton.
A Parigi ha poi coperto diversi avvenimenti, a più riprese: dal bicentenario della rivoluzione dell’89 ai vertici politico-diplomatici all’epoca della crisi del golfo, ai summit del G7, alle elezioni presidenziali del ’96.
La svolta
Per molti anni, dunque, Michele Cucuzza è stato uno dei protagonisti del Telegiornale, condotto con impeccabile professionalità, a cui si successivamente affiancata anche la conduzione della rubrica di approfondimento “Pegaso”. Poi, qualche anno fa, la svolta. La sua partecipazione al programma comico “La Posta del cuore” segna infatti il suo l’esordio nel mondo della spettacolo.
Qui Cucuzza, coaudiuvato dall’autrice e conduttrice della trasmissione Sabina Guzzanti, accetta di recitare la parte di se stesso, inscenando di volta in volta “gag” basate sulla presunta rottura del suo rapporto con l’immaginaria fidanzata Cinzia Pandolfi. L’autoironia del suo intervento sfugge ai dirigenti Rai che lo reclutano subito per la conduzione giornaliera di “La vita in diretta”, programma pomeridiano di ampio respiro.
Dall’ottobre 1998, il giornalista è dunque legato a doppio filo al nome di questa trasmissione, inizialmente diffusa su RAI2, poi promossa sulla più importante RAI1. Il rotocalco d’informazione, grazia all’ammaliante giornalista e al solido staff alle spalle, si rivela subito campione di ascolti. Nel maggio 1999 conduce su RAI1, insieme a Katia Ricciarelli e Gianfranco D’Angelo, il programma di intrattenimento serale “Segreti e… bugie”, di Raffaella Carrà, Sergio Japino, Giovanni Benincasa e Fabio Di Iorio.
Gli anni Duemila
Il 25 dicembre 1999 conduce invece un’edizione speciale di “La vita in diretta”, pensata per festeggiare il Natale con il suo pubblico. Nel Duemila ancora la cronaca, lo spettacolo, il divertimento con “La vita in diretta”, ora appunto su RAI1.
Ormai il suo ruolo nel fare spettacolo spazia a tutto campo. Infaticabile, nel dicembre 2000 conduce, con Luisa Corna, lo spettacolo “Sanremo si nasce”. Particolarmente sensibile all’impegno sociale, Michele Cucuzza è testimonial dell’associazione “Attivecomeprima”, che lavora a sostegno delle donne colpite dal cancro. Molto vicino e sensibile a Telethon, ha condotto per tre anni consecutivi il telegiornale informativo e partecipato attivamente alla maratona televisiva.
A settembre 2001 presiede la commissione tecnica di Miss Italia. Sempre nello stesso mese inizia a condurre l’edizione 2001-2002 di “La vita in diretta”. Nell’edizione di Miss Italia 2002 è nuovamente il presidente della giuria tecnica; e nel settembre dello stesso anno torna alla guida dell’edizione 2002-2003 del suo programma d’elezione, di cui è il vero e proprio mattatore. Il format conta ormai un numero notevolissimo di “aficionados”, grazie alla sua formula accattivante che miscela diverse componenti e argomenti sempre in presa diretta con l’attualità. “La vita in diretta” ha infatti la capacità di unire cronaca, attualità, inchieste e grandi avvenimenti, ma anche gossip, cronaca rosa, incontri con i personaggi della televisione, del cinema, della musica e dello sport.
Dieci anni di “La vita in diretta”
Nel 2007 “compie” dieci anni di conduzione de “La vita in diretta”; nel mese di giugno dello stesso anno viene eletto cittadino onorario di Grammichele (CT), luogo di nascita della madre. Nel mese di ottobre ha pubblicati “Sotto i 40. Storie di giovani in un paese vecchio” (Donzelli).