Curiosità

Le migliori serie tv del 2019 secondo il New York Times

Anche quest’anno il New York Times ha chiesto ai suoi tre principali critici televisivi di scegliere le migliori serie tv dell’anno che sta per finire. I tre critici sono James Poniewozik, Mike Hale e Margaret Lyons, che hanno scelto le migliori serie in termini assoluti, le migliori serie tra quelle che sono terminate e le migliori serie internazionali.

Le migliori serie tv secondo James Poniewozik

Better Things

Giunta alla terza stagione questa serie parla di una madre single e delle sue tre figlie. Poniewozik ha scritto che, così come la vita della sua protagonista, è «incasinata e piena di passioni, risentimenti, ribellioni e rimpianti» e che tutto è «osservato minuziosamente fino al suo livello subatomico». Negli Stati Uniti la trasmette FX, in Italia è ancora inedita.

Catastrophe

La protagonista è un’ insegnante di scuola elementare irlandese che incontra un dirigente pubblicitario americano durante un viaggio per lavoro a Londra. Quando lei torna nella sua città natale scopre di essere incinta e così iniziano una lunga serie di eventi.

In Italia questa serie ancora non è arrivata.

Documentary Now

Ogni episodio di questa serie narra dei viaggi di una troupe per le riprese dei loro (finti) documentari.

In Italia ancora non è arrivata.

Fleabag

“Fleabag” racconta di una giovane donna londinese e della sua vita problematica, dovuta a una famiglia disfunzionale, alle difficoltà economiche legate alla gestione di una caffetteria.

Questa è anche in Italia, su Amazon Prime Video.

Pen15

Pen15 è descritta come “la scuola media come è realmente accaduta. Erskine e Konkle interpretano se stessi come emarginati di 13 anni nel 2000, circondati da veri e propri tredicenni, dove il giorno più bello della tua vita può trasformarsi in il tuo peggio con il tratto di una penna gel “.

Russian Doll

Una delle prime nuove serie di cui si parlò a inizio 2019. Parla di una donna che rivive sempre la stessa serata, al termine della quale muore. Poniewozik ha scritto: «È stata la serie drammatica più divertente dell’anno, o la commedia più appassionante? Il pezzo più interessante di filosofia pop, o il puzzle spirituale più illuminante? Tutte queste cose insieme».

Succession

Una serie, scrive Poniewozik, su come «i miliardari guidano il mondo con impunità», una «Dynasty tardo-capitalista». In Italia si può vedere su Sky e Now TV, la serie segue la famiglia Roy che controlla uno dei più grandi conglomerati di media e intrattenimento del mondo.

Unbelievable e When They See Us

Due miniserie, entrambe di Netflix, che raccontano storie vere e parlano, ognuna a suo modo, di come funziona la giustizia. «Entrambe», scrive Poniewozik, «sono dei lunghi viaggi attraverso la rabbia, con un po’ di speranza alla fine».

Undone

È su Amazon Prime Video. Dopo essersi imbattuta in un incidente d’auto quasi fatale la protagonista Alma scopre di avere una nuova relazione con il tempo e usa questa capacità per scoprire la verità sulla morte di suo padre.

Watchmen

Una serie che ancora deve finire, ma che di certo si è fatta notare. Ispirata allo storico fumetto della Marvel, la serie racconta di vari eventi storici, incastrandola tra l’altro con la storia del razzismo in America.

In Italia la trasmette Sky.

Le migliori serie che sono finite, secondo Margaret Lyons

Fleabag e Catastrophe

Lyons scrive di aver apprezzato la capacità di raccontare emozioni autentiche e attuali, rendendo autentici i personaggi.

Delle trame ne abbiamo già parlato sopra.

Jane the Virgin e Crazy Ex-Girlfriend

Jane the Virgin parla di una ragazza che pur non volendo fare sesso fino a quando sarà sposata, viene fecondata artificialmente per un errore medico.

Crazy Ex-Girlfriend è una commedia romantica musicale con protagonista un’avvocatessa che sceglie di cambiare vita.

Lodge 49

Parla di un ex surfista che dopo la morte del padre si unisce a una specie di loggia massonica in California.

In Italia si può vedere la prima stagione su Amazon Prime Video.

Tuca e Bertie

Cancellata dopo una stagione, sviluppata da Lisa Hanawalt, la disegnatrice di BoJack Horseman, si svolge in un mondo di animali antropomorfi, ma in questo caso le protagoniste sono una tucana indipendente e un’usignola insicura.

Orange Is the New Black

Piper Chapman  viene condannata a scontare quindici mesi di detenzione al Litchfield, un carcere femminile federale gestito dal Dipartimento Federale di Correzione, per un fatto avvenuto dieci anni prima. Durante il processo a suo carico e prima della condanna, la Chapman era riuscita a costruirsi una vita agiata, rispettosa della legge, nell’alta borghesia newyorkese con il suo nuovo fidanzato Larry Bloom.

Madame Secretary

La prima stagione di Madam Secretary è possibile vederla su RaiPlay.

La serie segue le vicende di Elizabeth McCord, analista della CIA, nominata per investigare sulla morte di colui che ricopriva il suo attuale ruolo.

Mr. Robot

Un tecnico di nome Elliot Alderson, che vive a New York, è un eccezionale hacker e utilizza le proprie capacità sia per craccare gli account dei social dei suoi contatti violandone la privacy, sia per consegnare alla polizia dei criminali.

Broad City

Broad City segue Ilana e Abbi, due donne ebree americane sui vent’anni, che vivono avventure di spensieratezza e frivolezza a New York. Ilana cerca di evitare di lavorare il più possibile mentre Abbi cerca di fare una carriera come illustratrice.

Baskets

Chip Baskets coltiva da sempre il sogno di diventare un clown professionista. Dopo aver fallito ad una prestigiosa scuola di clown a Parigi, si vede costretto a lavorare in rodeo locale di Bakersfield, California.

Andi Mack

È su Disney+, quindi ancora non si può vedere in Italia, e parla di una ragazza che scopre che quelli che credeva essere i suoi genitori sono in realtà i suoi nonni e che quella che credeva essere sua sorella è sua madre.

Le migliori serie non statunitensi, secondo Mike Hale

I 43 studenti di Ayotzinapa

Una miniserie messicana in due parti che racconta la vera storia della scomparsa, nel 2014, di 43 studenti messicani e le successive indagini.

Gentleman Jack

Una serie britannica sulla storia della “prima lesbica moderna”, cioè Anne Lister, una proprietaria terriera dell’Inghilterra dell’Ottocento che nei suoi diari cifrati scriveva delle proprie relazioni omosessuali.

Killing Eve

La serie parla di due donne, Eve e Villanelle. Eve è una donna molto sveglia, annoiata dal suo lavoro di scrivania per l’MI5, i servizi segreti britannici. Sogna di fare la spia e avere un lavoro ben più vivace di quello che ha. Villanelle è una freddissima e talentuosissima killer. A un certo punto Eve si mette a indagare su Villanelle e così iniziano una serie di eventi.

Kingdom

È una serie tv sudcoreana ambientata nel Medioevo.

La serie racconta la storia di un principe ereditario che viene inviato in una missione suicida per indagare su una misteriosa piaga che si sta diffondendo in tutto il suo paese. scoprendo un’epidemia di zombi.

Manhunt

Una serie drammatica britannica, sulla vera storia della caccia all’uomo successiva all’uccisione, nella metropolitana di Londra, della studentessa francese Amélie Delagrange.

Mr. Inbetween

Una commedia nera australiana su un impassibile assassino interpretato da Scott Ryan.

Ray Shoesmith è un sicario impassibile che naviga nei suoi affari agghiaccianti mantenendo allo stesso tempo amicizie, responsabilità dei genitori e una storia d’amore nascente.

Our Boys

Una miniserie israeliana sull’omicidio del sedicenne palestinese Mohammed Abu Khdeir, nel 2014.

State of the Union

I protagonisti,  moglie e marito in crisi, vanno in terapia per provare a risolvere la situazione. Ognuno dei dieci episodi di dieci minuti racconta quello che si dicono quando si incontrano prima di vedere il terapista.

Unforgotten

È drammatica, britannica e alla sua terza stagione. La prima inizia quando, dopo molti decenni, si ritrovano i resti di Jimmy Sullivan, un ragazzo ucciso nel 1976. E partono le indagini. Le successivi stagioni parlano di casi diversi.

Unspeakable

Miniserie canadese che racconta quello che successe quando negli anni Ottanta si diffusero l’AIDS e l’epatite C, con particolare attenzione al problema delle trasfusioni di sangue effettuate in quegli anni.

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