Cronaca

Diana Pifferi potrebbe essere stata drogata prima di morire di stenti: attese le analisi sul biberon per fine settembre

Se dovessero essere confermate, la posizione della madre Alessia si aggraverebbe notevolmente

Nuove ipotesi sulla morte di stenti di Diana Pifferi a Milano: potrebbe essere stata drogata, intanto sono attese per fine settembre le analisi sul biberon che chiariranno la presenza di benzodiazepine nel latte trovato di fianco al cadavere della piccola. Se dovessero essere confermate, la posizione della madre Alessia si aggraverebbe notevolmente.

Milano, Diana Pifferi forse è stata drogata: le analisi sul biberon

Biberon con tracce di latte e boccetta semivuota di tranquillanti: gli inquirenti ora lavorano su questo. Accanto al corpo senza vita della piccola Diana, lasciata sola in casa per una settimana dalla madre c’erano solo questi due oggetti.

Giaceva su un lettino da campeggio, morta ormai da qualche giorni. Il cuscino mordicchiato, presumibilmente per la fame.

Le analisi a fine settembre

Sono attesi intanto per il 28 settembre gli accertamenti tecnici sul biberon e sulla boccetta. La piccola sarebbe morta di stenti, lasciata soffocata anche dal caldo in piena estate nel suo appartamento di Milano. I dubbi restano ancora molti, il primo: perché i vicini non hanno mai sentito piangere Diana?

Se le perizie dovessero confermare la presenza delle benzodiazepine nel latte, la posizione della madre Alessia si aggraverebbe notevolmente e potrebbe scattare l’ergastolo. Si tratterebbe in quel caso di omicidio premeditato.

“Sapevo che poteva andare così”, le parole di Alessia

“Sapevo che poteva andare così”, erano state le primissime parole di Alessia, dopo il ritrovamento della figlia morta. Solo una coincidenza oppure c’è qualcosa in più?

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