Cronaca

Milano, folle gioco di due ragazzini: si tagliano le guance per assomigliare a Joker

Ai carabinieri il compito di ricostruire con esattezza tutte le fasi di quanto accaduto

Milano, folle gioco di due ragazzini: si tagliano le guance per assomigliare a Joker. Una ragazzina 14enne è arrivata al  pronto soccorso con profondi tagli che dagli angoli della bocca si allungavano sul viso. L’amico di poco più grande anche lui ferito: denunciato a piede libero per “sfregio”.

Milano, due ragazzini si tagliano le guance per assomigliare a Joker

I due ragazzini avrebbero cercato di far credere che quei tagli erano frutto di una rapina finita male. Avrebbero provato a convincere il medico che erano stati aggrediti in strada da qualcuno poi fuggito. Alla fine davanti a investigatori e inquirenti uno dei due avrebbe detto la verità.

Quelle ferite, lei e lui – 14 anni la giovane, poco meno di 18 il ragazzo – se le sarebbero causati da soli, in un sadico gioco di coppia.

Il caso

La 14enne da lunedì sera è ricoverata in un letto d’ospedale con uno sfregio che dalle estremità delle labbra si alza verso il viso: un sorriso molto simile a quello di Joker, in pratica, il celebre personaggio dei fumetti Batman reso ancora più famoso da diverse pellicole cinematografiche, l’ultima delle quali ha portato a casa due Oscar grazie all’interpretazione di Joaquin Phoenix.

“Glasgow smile”

I due, stando a quanto riportato in anteprima da “Prima la Martesana” e poi confermato dagli investigatori, avrebbero deciso di praticarsi insieme il “Glasgow smile“, come viene definito nella cultura anglosassone quel tipo di ferita che serve proprio per riproporre l’espressione sorridente del personaggio dei fumetti.

Il primo ad impugnare la lama sarebbe stato il ragazzino, poi sarebbe toccato a lei fare lo stesso, ma i due sarebbero stati costretti a interrompere per il troppo dolore. Da lì è scattata la corsa all’ospedale di Cernusco.

Una volta in pronto soccorso, il tipo di ferita non ha convinto il medico di guardia, che ha allertato i carabinieri spiegando che entrambi avevano parlato di una rapina avvenuta poco prima a Cassina de’ Pecchi.

Le indagini

I militari della compagnia di Cassano d’Adda, che indagano insieme alla procura della Repubblica del tribunale dei minori, hanno poche perplessità, anche perché il giovane avrebbe fatto le prime ammissioni. La sua amica, invece, ancora non è stata ascoltata perché è ricoverata e dovrà essere operata.

Il ragazzino rischia l’accusa di sfregio, reato introdotto nel “codice rosso“, il protocollo legislativo che ha inasprito le pene per il reato di genere.

Fonte: Milano Today

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