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Quando Milva cantò “Bella Ciao”: l’omaggio della cantante scomparsa ieri alla Resistenza e alle donne

Milva canta Bella Ciao a Canzonissima '71: l'omaggio della cantante scomparsa ieri 24 aprile alla Resistenza e alle donne

All’indomani della scomparsa di Milva, e nel giorno del 25 aprile in cui si  festeggia la Resistenza, non poteva mancare il ricordo dell’esibizione della cantante con il famoso canto popolare di “Bella Ciao“. Si tratta di una sua interpretazione della versione originale di Bella Ciao, nata come canto delle mondine, nello studio di Canzonissima ’71.

Milva canta “Bella Ciao”: il video dell’esibizione a Canzonissima ’71


 


Com’è morta Milva

Milva, all’anagrafe Ilvia Maria Biolcati, è morta ieri 24 aprile ed aveva 82 anni. Viveva nella sua casa di Milano con Edith, la sua fidata segretaria, e la figlia Martina Corgnati, critica d’arte avuta con il produttore discografico Maurizio Corgnati. Repubblica riporta che “da tempo aveva perso la coscienza del tempo e della memoria”. Nel 2010 è stata lei stessa a raccontare la sua malattia su Facebook, scrivendo ai suoi fan e motivando l’assenza che ne sarebbe derivata:

“Dopo cinquantadue anni di ininterrotta attività, migliaia di concerti e spettacoli teatrali sui palcoscenici di una buona metà del pianeta, dopo un centinaio di album incisi in almeno sette lingue diverse, ho deciso di mettere un punto fermo alla mia carriera di interprete dal vivo. Stavo lavorando all’album quando mi sono sentita malissimo, scoprendo poi a causa di diverse patologie, così sono stata ricoverata. Ho perso l’uso delle gambe e la memoria. Sono uscita dalla clinica che ho recuperato tutto, ma ho messo a dura prova la mia salute anche a causa della carriera. Per anni non ho avuto giorni di ferie, mai. E il mio corpo mi ha presentato il conto, a 71 anni”.

Il canto popolare di “Bella Ciao”

Bella ciao è un canto popolare italiano, proprio di alcune formazioni della Resistenza, diventato celeberrimo dopo la Liberazione perché idealmente associato all’intero movimento partigiano.

Nonostante sia un brano italiano legato a vicende nazionali, viene usato in molte parti del mondo come canto di resistenza e di libertà.

Il testo di Bella Ciao

«Una mattina mi son svegliato,
oh bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

E seppellire lassù in montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E le genti che passeranno
Ti diranno «Che bel fior!»

«È questo il fiore del partigiano»,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
«È questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!»

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