Cronaca

Processo Xenia: Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, condannato a 13 anni e 2 mesi

I giudici del tribunale di Locri lo hanno ritenuto colpevole di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illeciti in relazione ai progetti di accoglienza agli immigrati

Mimmo Lucano è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione a processo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illeciti in relazione ai progetti di accoglienza agli immigrati. La decisione è giunta quest’oggi dopo tre giorni di camera di consiglio da parte del collegio presieduto dal giudice Fulvio Accurso.

Processo Xenia: Mimmo Lucano condanno a 13 anni di reclusione

Per l’ex primo cittadino di Riace il pubblico ministero di Locri, Michele Permunian, aveva chiesto una condanna a 7 anni e 11 mesi per l’accusa di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nell’ambito del processo Xenia che ha visto imputata anche la compagna di Lucano, Lemlem Tesfahun per la quale erano stati chiesti 4 anni e 4 mesi.

La difesa

La difesa dell’ex sindaco ha spiegato di ritenere di non dover commentare le conclusioni del pm, ma di dover replicare quando prenderà la parola. In ogni caso, hanno aggiunto gli avvocati Giuliano Pisapia e Andrea Daqua al termine della requisitoria, “riteniamo che il dato emerso dall’istruttoria dibattimentale recepito dalla pubblica accusa diverga, e di molto, da quello che abbiamo recepito noi“.

E hanno annunciato: “Non condividiamo le argomentazioni e conclusioni della pubblica accusa che contesteremo sulla base di quanto emerso, anche documentalmente, nel corso del dibattimento“.

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