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Il ministro Dadone: “manca connessione tra mondo della scuola e mondo del lavoro”

Il ministro per le Politiche Giovanili Dadone denuncia la mancata connessione "tra mondo della scuola e mondo del lavoro"

Le parole del ministro per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone: “Quello che manca principalmente è un orientamento. Se, per una carenza di connessione tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro, i ragazzi non sanno quali siano le professioni ricercate nel mondo del lavoro, è poi difficile andare a formarsi”.

Il ministro Dadone: “manca connessione tra scuola e lavoro”

Il ministro per le Politiche Giovanili Dadone afferma ad Agenda, su Sky tg24: “Quello che manca principalmente è un orientamento. Se, per una carenza di connessione tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro, i ragazzi non sanno quali siano le professioni ricercate nel mondo del lavoro, è poi difficile andare a formarsi”.


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Il ministro Dadone si concentra anche sulla disparità di genere

Sulla parità di genere “c’è ancora molto da fare, ci sono tanti stereotipi”, ha confermato il ministro per le Politiche Giovanili.

La pandemia ha semplicemente accentuato un problema sommerso, ben radicato. Con la pandemia c’è stato un inasprimento generale, per quanto concerne le disuguaglianze, ma la disparità di genere ha visto una notevole impennata. Circa 47 milioni di donne e ragazze, in tutto il mondo, sono ricadute sotto la soglia della povertà.

 “Il fatto ad esempio – ha proseguito poi il ministro Dadone – che si sia parlato non di quello che rappresentano le scarpe rosse, ma che i piedi fossero sulla scrivania, o che si sia parlato della mia felpa e dei miei capelli e non del tema del cognome materno per i figli, è la dimostrazione che abbiamo un confine all’interno del quale possiamo muoverci. Però se ci si muove fuori dai paradigmi imposti da una società di un certo tipo, poi si apre una discussione surreale. La discussione si sposta su tutt’altro”.


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Lavoro, scuola e disuguaglianze: la pandemia scoperchia il vaso di Pandora

Anche in Italia, i dati Istat sono stati tutt’altro che rassicuranti. La pandemia ha provocato, nella nostra Nazione, un incremento di nuovi disoccupati. Con precisione 101mila sono i nuovi disoccupati registrati nell’ultimo anno. Tra questi, 99mila sono donne. Il Covid ha semplicemente amplificato le disuguaglianze sociali, note già da prima. La sensibilizzazione degli ultimi anni, ad esempio, aveva portato alla luce il problema del gender pay gap, ovvero la differenza tra il salario annuale medio percepito dalle donne e quello percepito dagli uomini, stimabile intorno al 20%.

Dadone sul Next generation Eu

“Il fatto che il Next Generation Eu punti sulla transizione ecologica e sull’innovazione digitale proietta l’Italia verso il mondo dei ragazzi, quello che dobbiamo fare in più è il passaggio culturale verso le nuove organizzazioni del lavoro, il riconoscimento di nuove professioni. Di risorse destinate ce ne sono”, ha poi aggiunto il ministro Dadone.

 Dadone:”Conte riuscirà a mettere ordine all’interno del M5s”

Infine, l’intervista ha avuto anche uno spiraglio sul futuro del M5S con Giuseppe Conte alla guida. “Se posso fare una battuta su questo, siamo riusciti a chiamare Giuseppe Conte al compito di mettere un po’ di ordine all’interno del Movimento 5 stelle. È riuscito nel compito, che tutti ritenevano incredibile, di avere il Recovery Fund insieme agli altri grandi dei Paesi europei, ha portato tutta l’Europa sulla tematica di una maggiore sostenibilità economica. È riuscito nel suo progetto di avere queste risorse, credo che riuscirà anche a mettere ordine all’interno del Movimento”.

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