Il disastro del Moby Prince è la più grave tragedia che abbia colpito la Marina mercantile italiana dal secondo dopoguerra. Fu avvolta dalle fiamme il 10 aprile del 1991 dopo la collisione con la petroliera Agip Abruzzo.
Prima di Moby Prince si chiamava Koningin Juliana
Il traghetto Moby Prince era di proprietà della compagnia olandese Stoomvaart Maatschappij Zeeland. Fu costruito nel 1967, nei cantieri navali Cammel Laird & Co Ltd a Birkenhead in Gran Bretagna. Il nome con cui fu battezzato era Koningin Juliana, ovvero regina Giuliana.
Divenne Moby Prince quando fu acquistato dalla compagnia Nav.Ar.Ma nel 1986.
Il disastro del 10 aprile 1991
Entrò in collisione con la petroliera italiana la sera del 10 aprile, nella rada del porto di Livorno. Il petrolio contenuto nella Agip Abruzzo fu alla base del rogo della Moby Prince. A bordo c’erano 141 persone, compreso l’equipaggio. Il solo a salvarsi dal disastro della Moby Prince fu il mozzo Alessio Bertrand che riuscì a gettarsi per tempo in mare.
La relazione finale sul disastro
La relazione finale della Commissione parlamentare d’inchiesta fu pubblicata solo nel 2018. La SNAM fu condannata a risarcire le vittime del disastro. Il terzo ufficiale di coperta della petroliera fu, invece, condannato per non aver utilizzato il radar in condizioni di visibilità precaria.