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Modi di dire italiani: fare San Martino. Ecco cosa significa e l’origine

Perché si dice Fare San Martino? Cosa significa? E dove ha origine il modo di dire italiano usato nel territorio della pianura padana?

Perché si dice Fare San Martino? Cosa significa? E dove ha origine il modo di dire italiano usato nel territorio della pianura padana?

Cosa significa il modo di dire Fare San Martino

Fare San Martino è un modo di dire usato nel territorio a vocazione agricola della pianura padana. Significa “cambiare lavoro e luogo di lavoro” o, in senso più ampio, “traslocare”.

Ecco qual è l’origine dell’espressione Fare San Martino

L’origine di questa espressione risale ad alcuni secoli fa. Ha origine nella pianura padana dove una significativa parte della popolazione era occupata nel settore agricolo in qualità di braccianti o mezzadri.

L’anno lavorativo dei contadini terminava agli inizi di novembre, dopo la semina. Qualora il datore di lavoro, proprietario dei campi e della cascina, non avesse rinnovato il contratto con il contadino per l’anno successivo, questi era costretto a trovare un nuovo impiego altrove, presso un’altra cascina.

All’epoca, in assenza di efficienti mezzi di trasporto, il lavoro era organizzato in modo tale che il contadino abitasse sul luogo di lavoro in un’abitazione messa a disposizione dal padrone del fondo agricolo.

Il trasloco del contadino

Un cambio di lavoro comportava quindi un trasloco per il contadino e la sua famiglia. La data scelta per il trasferimento, per tradizione e per ragioni climatiche (estate di San Martino), era quasi sempre l’11 novembre, giorno in cui la Chiesa ricorda San Martino di Tours.

In molte località, la piazza dove contadini e proprietari si ritrovavano in tale data al fine di stipulare i contratti per l’anno seguente era spesso quella di fronte all’omonima chiesa o ha preso successivamente il nome di “piazza San Martino”.

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