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Il mondo imprenditoriale alle prese con la ripartenza post Covid: sfide e opportunità

Mentre proseguono le vaccinazioni di massa contro il Covid il mondo imprenditoriale inizia ad interrogarsi su quello che occorre fare per cercare di sfruttare le nuove sfide e le opportunità che si presenteranno una volta che sarà stata ristabilita la normalità

Mentre proseguono le vaccinazioni di massa contro il Covid il mondo imprenditoriale inizia ad interrogarsi su quello che occorre fare per cercare di sfruttare le nuove sfide e le opportunità che si presenteranno una volta che sarà stata ristabilita la normalità.

La pandemia ha evidenziato una serie di squilibri che non hanno facilitato la crisi più grave del dopoguerra e messo a nudo le magagne di un sistema economico e sociale che non sembra in grado di poter reggere ad altre crisi di questa portata. Soprattutto a livello di imprese locali, piccole e medie, come si può evincere analizzando il mondo del business su impresaebusiness.it

Licenziamenti e chiusura di aziende? Non è già tutto scritto

Il tema della ripartenza post Covid è stato di recente affrontato dal Business Harvard Review, secondo il quale l’emergenza non porterà necessariamente a chiusure di aziende e licenziamenti. Ovvero all’esito paventato da molti osservatori e da una buona parte del quadro politico e stranamente reclamato da quella parte di imprenditoria che sembra ancora attardarsi nella proposta di ricette che avrebbero come prima conseguenza un prosciugamento del bacino di utenza.

I licenziamenti di massa, infatti, in un Paese come il nostro, ove manca un reale sistema di ammortizzatori sociali, porterebbe come primo risultato un drastico abbattimento dei consumi. Il quale si andrebbe a ripercuotere sugli anelli più deboli della catena, ovvero le piccole e medie imprese. Per impedire questo scenario, però, serve un mutamento di paradigma. Sarà capace l’imprenditoria tricolore di capirlo?

La 23° edizione del survey EY Capital Confidence Barometer

Un altro interessante studio su quello che potrebbe accadere nei prossimi anni è offerto dalla 23° edizione del survey EY Capital Confidence Barometer, una indagine che è stata condotta su 2.400 CEO e vertici aziendali di 52 Paesi dislocati in ogni angolo del globo. Dal quale è emerso un atteggiamento moderatamente ottimista.

A partire proprio dall’Italia, ove il 91% dei vertici aziendali prevede un ritorno ai livelli di redditività pre-pandemia entro il 2022, a fronte di un 67% che si attende di tornare entro lo stesso anno a quello fatto registrare nel corso del 2019.  Attese le quali sono state espresse nonostante i segni drammatici lasciati sui bilanci aziendali dal Covid.

Appena il 16% delle aziende è infatti stato risparmiato da una brusca frenata dei ricavi e il 7% da quella della redditività, nel corso del 2020.

I possibili rimedi

Quali possono essere le strade per reagire alle difficoltà del post Covid? Sono gli stessi dirigenti consultati da EY Capital a indicarle nella trasformazione digitale, nella creazione di universi valoriali condivisi e in una innovazione sempre più intensa di prodotti e servizi. Oltre che in un processo di aggregazioni aziendali le quali sembrano assumere un ruolo sempre più cruciale al fine di perseguire obiettivi di sostenibilità, innovazione e sviluppo a lungo termine con fondate speranze di farcela in un contesto sempre più concorrenziale.

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