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Il 1° giugno del 1937 nasce Morgan Freeman, icona di Hollywood

Dall'indubbio talento attoriale e dalla grande versatilità, Freeman ha negli anni consolidato la sua carriera consegnandola alla storia. Il debutto cinematografico dell'attore avviene nel 1964 con il film L'uomo del banco dei pegni

Morgan Freeman è un attore che non ha bisogno di presentazioni, una vera e propria icona di Hollywood. Il suo volto è impresso in generazioni e generazioni di spettatori, e la sua voce è diventata riconoscibile tanto quanto egli stesso.

Dall’indubbio talento attoriale e dalla grande versatilità, Freeman ha negli anni consolidato la sua carriera consegnandola alla storia. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1964 con il film L’uomo del banco dei pegni.

Da lì in poi la sua filmografia si riempie di film celebri e grandi collaborazioni. Tra i titoli più memorabili si ricordano Street Smart – Per le strade di New York (1987), A spasso con Daisy (1989), Il falò delle vanità (1990), Gli spietati (1992), Le ali della libertà (1994), Seven (1995), Amistad (1997), Una settimana da Dio (2003), Million Dollar Baby (2004), Non è mai troppo tardi (2007), Il cavaliere oscuro (2008), Invictus (2009), Attacco al potere (2013), Ben-Hur (2016), Lo schiaccianoci e i quattro regni (2018).

Morgan Freeman, attore e produttore cinematografico statunitense

Morgan Freeman nasce a Memphis (Tennessee, USA) il giorno 1 giugno 1937. E’ l’ultimo di quattro figli di Morgan Porterfield Freeman, barbiere deceduto nel 1961 a causa di una cirrosi epatica, e di Mayme Edna, che lavorava come domestica. Durante la giovinezza si sposta frequentemente con la famiglia: da Greenwood (Mississippi) a Gary (Indiana), fino a Chicago (Illinois).

Gli inizi

Il debutto di Morgan Freeman sul palcoscenisco avviene a otto anni in teatro, quando interpreta il protagonista in uno spettacolo scolastico. La passione per questa arte mette le radici e all’età di dodici anni vince una competizione statale di recitazione; tale premio gli permette di recitare in uno spettacolo radiofonico a Nashville (Tennessee), nel periodo in cui frequanta il liceo. Nel 1955 qualcosa gli fa cambiare idea: decise di lasciar perdere la carriera di attore, abbandona la Jackson State University e sceglie di lavorare come meccanico nella U.S. Air Force, l’aviazione statunitense.


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Durante i primi anni Sessanta Freeman si trasferisce a Los Angeles (California), dove lavora come impiegato della trascrizione al Los Angeles Community College. In questo periodo vola frequentemente anche dall’altra parte degli Stati Uniti, a New York City, dove lavora come ballerino all’Esposizione Universale del 1964. Ma non solo: sovente si reca a San Francisco dove fa parte del gruppo musicale Opera Ring.

Ritorno al teatro

Ristabilito il contatto con il mondo dell’arte, torna a recitare su un palcoscenico in una compagnia di professionisti: il debutto teatrale avviene in una versione riadattata di The Royal Hunt of the Sun; appare anche al cinema, recitando una piccola parte nel film L’uomo del banco dei pegni (1964).


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Nel 1967 recita insieme a Viveca Lindfors in The Niggerlovers, prima di debuttare a Broadway nel 1968 nella versione di Hello, Dolly! intepretata interamente da attori di colore, che nel cast conta tra gli altri Pearl Bailey e Cab Calloway.

L’ascesa

La notorietà arriva quando inizia a lavorare in The Electric Company, spettacolo per bambini del canale tv statunitense PBS. Lavora poi nella soap opera Destini. Il primo film in cui appare accreditato è Una fattoria a New York City, del 1971.


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A partire dalla metà degli anni Ottanta inizia ad interpretare ruoli importanti, sebbene non sia protagonista, in diversi film. Si guadagna nel tempo un’ottima reputazione come interprete di personaggi dal carattere saggio e paterno. Tra ruoli spiccano quello di Hoke, l’autista di A spasso con Daisy (1989), e Red, l’ergastolano pentito in Le ali della libertà (1994).

Freeman si contraddistingue per la sua voce particolare ed inconfondibile, tale da renderlo spesso una scelta ricercata come voce narrante. Per citarne due, nel 2005, è stato narratore di due grandi successi cinematografici: La guerra dei mondi (di Steven Spielberg) e La marcia dei pinguini, documentario vincitore di un premio Oscar.

Il successo

Numerosissimi, e moltissimi di ottimo successo, sono i film interpretati negli ultimi 15 anni. Dopo tre precedenti nomination – miglior attore non protagonista per Street Smart – Per le strade di New York (1987), miglior attore protagonista per A spasso con Daisy (1989), e Le ali della libertà (1994) – nel 2005 ha ricevuto il premio Oscar come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in Million Dollar Baby, del regista Clint Eastwood, di cui Morgan Freeman è caro amico (i due avevano già lavorato insieme nel western Gli spietati, 1992).


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Nel 2005, alla sua quarta candidatura, riesce a vincere l’Oscar al miglior attore non protagonista per il film Million Dollar Baby, diretto da Clint Eastwood. Nello stesso anno è la voce narrante del film La guerra dei mondi.

Viene inoltre scelto dal regista Christopher Nolan per interpretare Lucius Fox nella trilogia di Batman iniziata con Batman Begins.

Nel 2009 interpreta il ruolo di Nelson Mandela in Invictus – L’invincibile di Eastwood, grazie al quale nel 2010 è stato nuovamente candidato all’Oscar al miglior attore, in lizza insieme a George Clooney, Jeff Bridges, Colin Firth e Jeremy Renner, risultando però battuto da Jeff Bridges con Crazy Heart.


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Nel 2010 interpreta Nelson Mandela nel film Invictus (Clint Eastwood, con Matt Damon). Il 9 giugno 2011 ha ricevuto dall’American Film Institute l’AFI Life Achievement Award, prestigioso premio alla carriera già conferito, tra gli altri, ad artisti come Jack Nicholson, Al Pacino, Robert De Niro, Michael Douglas, Sean Connery e Meryl Streep.

Nel 2012 torna a recitare nel ruolo di Lucius Fox nel film Il cavaliere oscuro – Il ritorno diretto da Christopher Nolan. Nello stesso anno è stato insignito del premio Cecil B. De Mille (Golden Globe alla carriera), premio vinto in precedenza da Robert De Niro, Al Pacino, Anthony Hopkins, Martin Scorsese, Warren Beatty e Robert Mitchum.

Vita privata

Morgan Freeman vive a Charleston, nel Mississippi. Ha avuto un figlio, Alfonso (1959) dalla sua relazione con Loletha Adkins e l’anno dopo ha avuto un altro figlio, Saifoulaye, da un’altra relazione. Freeman è stato sposato due volte: con Jeanette Adair Bradshaw dal 1967 al 1979 da cui ha avuto una figlia, Morgana e di cui ha adottato la figlia, Deena, che lei aveva avuto da una precedente relazione; dal 1984 al 2010 è stato sposato con Myrna Colley-Lee.


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Morgan Freeman e Colley Lee.

Nella notte del 3 agosto 2008 Freeman è rimasto coinvolto in un incidente stradale, forse provocato da un colpo di sonno, mentre era alla guida di una Nissan Maxima del 1997. L’incidente è accaduto vicino a Ruleville, nel Mississippi, mentre Morgan si dirigeva verso la sua abitazione a Charleston. La macchina si è ribaltata più volte prima di fermare la sua corsa.

Entrambi gli occupanti, Morgan e Demaris Meyer (la proprietaria dell’auto sulla quale viaggiavano), sono stati salvati dall’elisoccorso, e Freeman è stato ricoverato in ospedale per la frattura di un braccio, del gomito e di una spalla. Nel maggio del 2018 viene accusato da otto donne di molestie sessuali per i comportamenti tenuti dall’attore durante le riprese di vari film.

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