Cronaca

“Vieni anche tu sul ghiacciaio?”, Davide e l’invito fatale alla moglie Erica | Lui morto, lei dispersa: avevano due figli

Morti nella valanga della Marmolada, chi era Davide Miotti. Il 45enne ha perso la vita nel crollo di una valanga di ghiaccio

Si chiamava Davide Miotti uno dei morti nella valanga della Marmolada. Il 51enne, guida alpina di Tezze sul Brenta, ha perso la vita in seguito al crollo di una valanga di ghiaccio avvenuto nel pomeriggio di domenica 3 luglio quando è venuto giù un seracco di ghiaccio facendo una strage fra i turisti che stavano salendo sulla cima della vetta più alta delle Dolomiti. Il bilancio è per ora di sei morti, otto feriti e diciassette dispersi.

Morti nella valanga della Marmolada, chi era Davide Miotti

Titolare del negozio “Su e giù sport”, Davide Miotti era uno scalatore di vette da oltre 25 anni. Nel corso degli ultimi giorni era saluto più volte sulla Marmolada come testimoniano i post pubblicati sul suo profilo Facebook. “Fotonica Marmolada” aveva intitolato la sua ultima avventura in questo posto, ad inizio giugno. Le ultime foto quelle scattate cinque giorni fa sul Sassolungo, cima grande di Lavaredo. “Weekend di vie normali con la N maiuscola immersi nel patrimonio Unesco più indiscutibile che ci sia”, scriveva. Con lui c’era anche la moglie 45enne Erica Campagnaro che risulta ancora dispersa. La coppia ha due figli, di venticinque e sedici anni.

L’invito alla moglie

Davide – raccontano i familiari di Erica – domenica doveva accompagnare una coppia sulla Marmolada. Ha chiesto anche a Erica di andare, così da essere due coppie. Non sappiamo altro. Siamo qui tutti in attesa di notizie. Sono dispersi, sappiamo che la situazione è particolare, che ora dopo ora le speranze vengono meno, però per ora ancora nessuno ha trovato i loro corpi“.

Le persone coinvolte

Un grosso seracco di ghiaccio è crollato lungo un itinerario in salita per raggiungere la vetta di uno dei giganti alpini. Il crollo si è verificato tra Pian dei Fiacconi e Punta Penia intorno all’ora di pranzo. Il crollo ha coinvolto oltre una decina di persone: sono 8 gli escursionisti rimasti feriti, di cui uno in gravi condizioni. Sono scattate le operazioni di soccorso con decine di uomini del Soccorso alpino e cinque elicotteri di Veneto e Trentino. I feriti sono ricoverati in diversi ospedali della zona. Sabato sulla vetta si è registrata il record della temperatura: circa 10 gradi raggiunti.

Diciotto persone sono state fatte evacuare dalla cima e fatte rientrare. Al momento si stanno verificando le auto parcheggiate per cercare di capire se e quanti manchino ancora all’appello. La Marmolada è interdetta al pubblico.

Le vittime

Si sono registrate anche delle vittime nel crollo sulla Marmolada: sono circa 6 i morti e 15 dispersi. Questo il bilancio provvisorio delle vittime. Lo rende noto Gianpaolo Bottacin, assessore regionale del Veneto alla Protezione civile. “La situazione è in evoluzione – afferma – ed è difficile allo stato attuale dare con certezza conto dell’accaduto”.

Sono in corso le procedure di identificazione delle 6 vittime fin qui registrate dopo il crollo del ghiacciaio sulla Marmolada. Secondo quanto riferiscono fonti dei carabinieri di Trento, al momento tra i morti risultano 3 italiani e un cittadino straniero. Le altre due vittime devono essere ancora identificate. Le salme sono state collocate presso il Palaghiaccio di Canazei.

Una delle vittime è originaria della provincia di Vicenza, l’altra della provincia di Treviso e sono entrambi guide alpine. Anche una terza persona identificata sarebbe veneta. Tra i dispersi inoltre, che al momento sarebbero una ventina, ci sarebbe anche un uomo sui 50 anni di Alba di Canazei. Il conteggio delle vittime sembra purtroppo destinato a salire, considerato il numero di dispersi.

Si cerca Filippo Bari

Fra i dispersi ci sarebbero 4 alpinisti vicentini. Si tratta di 3 escursionisti, appartenenti alla sezione Cai di Malo, e una guida. Di uno di loro, Filippo Bari, 27 anni, è comparso in queste ore sui social un selfie – pubblicato oggi dal quotidiano La Stampa – che riprende il giovane ieri sulla vetta della Marmolada, prima del crollo del seracco.

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