Cronaca

Morto Raffaele Cutolo, Saviano: “Si porta nella tomba i suoi segreti”

“Cutolo fu boss potente, più di un primo ministro. Un potere che lo tenne in carcere tutta la vita"

Morto Raffaele Cutolo, il commento di Roberto Saviano in un tweet: “Cutolo fu boss potente, più di un primo ministro. Un potere che lo tenne in carcere tutta la vita”. Tra i misteri irrisolti il Caso Cirillo, l’assessore regionale Dc rapito nel 1981 dalle Br.

Morto Raffaele Cutolo, il commento di Roberto Saviano

“Cutolo fu boss potente, più di un primo ministro. Un potere che lo tenne in carcere tutta la vita; i segreti – che si porta nella tomba – non riuscirono a ricattare il potere politico che l’aveva usato”.

Commenta così lo scrittore Roberto Saviano la morte di Raffaele Cutolo, spentosi stasera, 17 febbraio 2021, all’età di 79 anni, nel cacercere di Parma dove era ricoverato. In un tweet l’autore di Gomorra, e allievo dello storico napoletano Francesco Barbagallo, autore di importati monografie sul fenomeno camorrista e sulla Nco di Cutolo, definisce ‘o Professore di Ottaviano un “Uomo violento e disperato partorito da un un territorio violento e disperato”.

Il caso Cirillo

Tanti i misteri italiani che resteranno irrisolti, come il caso Ciro Cirillo, l’assessore regionale democristiano della Campania sequestrato il 27 aprile 1981, con l’intricata commistione tra Democrazia Cristiana, Brigate Rosse, Servizi Segreti e Camorra. Cutolo è rimasto al carcere duro del 41 bis fino alla fine.

Scrive Sandro Ruotolo

Per il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), Cutolo fu “un capo sanguinario della camorra – scrive in un tweet – protagonista della trattativa tra i servizi segreti ed esponenti della Dc per la liberazione di un assessore regionale campano rapito dalle Brigate Rosse. Ha portato con se i misteri del caso Cirillo”. Lo scrive in un tweet il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

Fonte: Fanpage

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio